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La tubercolosi è una delle malattie infettive più diffuse al mondo, tanto che tra infetti e malati arriva ad interessare circa un terzo della popolazione mondiale, eppure è tra le più sottovalutate. Negli ultimi anni è stato registrato un aumento di forme resistenti ai farmaci, in particolare nei Paesi dell’Est europeo, ma anche in Sudafrica e nelle Filippine.
In Italia poco diffusa
Alberto Villani, responsabile di pediatria generale e malattie infettive del Bambin Gesù, in occasione di un convegno sull’argomento, ha spiegato perché, pur essendo la tubercolosi una malattia con un’incidenza molto bassa nel nostro Paese, va sempre tenuta sotto controllo.
… ma presente tra i bambini
L’Italia è tra le aree con la più bassa incidenza di tubercolosi: tra i 4 mila e i 5 mila casi all’anno, il 10-15 per cento dei quali riguarda bambini e ragazzi. Nel 2006 i casi resistenti alla terapia, sia tra gli adulti che tra i bambini, erano 129 e di questi 28 multiresistenti (cioè resistenti a due dei più potenti farmaci antitubercolari) invece nel 2011 sono stati registrati 390 resistenti di cui 81 multiresistenti. Si tratta di pochi casi, però in forte crescita. E i dati prevedono un aumento di queste forme multi-resistenti nel giro di 3-5 anni; ecco perché secondo i medici è importare non abbassare la soglia dell’attenzione.
Se è resistente ai farmaci
Nelle persone affette dalla forma resistente ai farmaci, le medicine comunemente usate nella cura della tubercolosi non funzionano, pertanto per guarire è necessario ricorrere ad altre terapie più costose e con maggiori effetti collaterali. Nella tubercolosi tradizionale, con un adeguato trattamento la guarigione riguarda il 99 per cento dei casi, ma nelle forme multiresistenti le statistiche scendono addirittura al 50 per cento.
I bambini non sono contagiosi
I bambini possono ammalarsi di tubercolosi, ma non sono contagiosi. La tubercolosi è, infatti, una malattia che può essere trasmessa solo da un adulto: i bambini, essendo immunologicamente immaturi, sono particolarmente suscettibili alla malattia che può svilupparsi anche in forme particolarmente gravi che coinvolgono, oltre ai polmoni, anche il sistema nervoso e le ossa. Nei bambini piccoli i sintomi più evidenti sono inappetenza, tosse e febbre.