Argomenti trattati
Quando i bambini frequentano una comunità scolastica, dall’asilo alla scuola, il pericolo di contagio con microrganismi dannosi è sempre elevatissimo. Si parla spesso di pidocchi e vermi, ma anche la scabbia sta diventando sempre più diffusa. Anche tra i bambini.
È provocata da un acaro
La Sitip, Società italiana di infettivologia pediatrica, ha lanciato l’allarme su varie malattie infettive diffuse nelle scuole di ogni ordine e grado in Italia, tra cui anche la scabbia. Questa viene definita una malattia “parassitaria”, proprio perché è causata da un acaro parassita e si trasmette per contatto diretto cute-cute.
Intenso prurito e macchie
La scabbia inizia a farsi “sentire” con macchie rosse e un intenso prurito, soprattutto notturno. Sono i microscopici acari che si annidano nello strato superficiale della pelle per deporre le uova. Nei bambini al di sotto dei due anni, l’eruzione sulla pelle è spesso vescicolare (si formano cioè delle piccole macchie con una sorta di liquido all’interno) alla testa, collo, palmo delle mani e pianta dei piedi. Nei bambini più grandi e negli adulti vengono colpite in modo particolare le pieghe interdigitali (tra dito e dito), la zona dei polsi, gomiti e le pieghe ascellari. L’incubazione è di solito di 4-6 settimane.
Serve un trattamento specifico
Una volta che il pediatra ha accertato che si tratti di scabbia, occorre iniziare il trattamento specifico con una crema o lozione medicata per uccidere gli acari della scabbia. È necessario applicare la crema sulla pelle di tutto il corpo, e non solo sull’area che presenta l’eruzione. Di solito la crema deve rimanere sulla pelle da 8 a 12 ore prima di poterla lavare via ed è necessario ripetere il trattamento dopo una settimana. La contagiosità del bambino dura fino alla distruzione completa degli acari e delle uova.