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Non è considerata una malattia grave, ma la scabbia rimane ancora uno spauracchio che turba profondamente chi la contrae e preoccupa molto i genitori nel caso in cui a essere colpiti siano i bambini. Al centro delle cronache per tre casi di contagio da ultimo c’è una scuola di Roma. Nell’istituto, in poche settimane, l’Asl Rm/1 ha riscontrato che tre bambini, tutti della stessa sezione, hanno riportato i tipici sintomi della malattia, in un primo momento confusa con un eritema cutaneo. La preside ha assicurato che sono state prese tutte le misure necessarie a evitare ulteriori contagi, anche se la polemica non è mancata perché la scuola è rimasta regolarmente aperta.
Paura di un’epidemia
Molti genitori avrebbero preferito una sospensione delle lezioni, dopo i tre casi di scabbia accertati dalla Asl, per permettere una bonifica completa degli ambienti. Sembra, infatti, che i bambini contagiati non siano solo tre. “Ci sono almeno altri 7 bambini che in questi giorni hanno manifestato la malattia – denuncia una rappresentante di classe – e che sono comunque andati a scuola perché le famiglie, per vergogna, non hanno avvisato la dirigenza”. La scuola, poi, dal giorno in cui l’Asl ha certificato la scabbia in tre alunni, ha continuato a rimanere aperta, aumentando la paura e la rabbia dei genitori che temono un’epidemia. La preside dell’istituto romano assicura che non appena è stato scoperto il focolaio, è stata avvisata l’Asl che ha indicato le linee guida per la profilassi da far seguire alle famiglie e gli accorgimenti igienici da applicare nella struttura”.
Che cos’è la scabbia
La scabbia è una malattia infettiva altamente contagiosa che colpisce il tessuto cutaneo. È dovuta a un acaro, il Sarcoptes scabiei, che si annida nella pelle, dove si riproduce e causa prurito e le caratteristiche lesioni. Si trasmette per contatto diretto con persone affette o con i loro indumenti. Non è considerata una malattia particolarmente grave, ma non guarisce spontaneamente. È, quindi, necessario che sia curata attraverso un adeguato trattamento. Solitamente il periodo di incubazione varia dalle 3 alle 6 settimane. La scarsa igiene ne favorisce la diffusione, ma anche viaggi frequenti, soggiorni in alberghi e degenze ospedaliere possono favorirne il contagio.
Come riconoscerla
Le tracce visibili della scabbia si presentano come linee corte rossastre sulla pelle. Le zone del corpo colpite più di frequente sono le mani e i piedi, specialmente tra le dita, la parte interna del polso e la zona ascellare. Il contagio può anche interessare altre zone come i gomiti, il petto, i genitali, l’ombelico e le natiche. Il sintomo più comune della scabbia è un forte prurito, che può peggiorare di notte o dopo un bagno caldo, quando l’attività degli acari aumenta. Nei bambini si manifesta anche su cuoio capelluto, viso, collo e dietro alle orecchie. Non sussistono particolari problemi o complicanze legate alla parassitosi.