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Un nuovo farmaco biologico contro la psoriasi è l’ultima speranza contro questa malattia, più diffusa di quanto si creda. Data la complessità dei fenomeni infiammatori alla base delle manifestazioni cutanee, da anni sono in corso studi i per riuscire a combattere questa patologia cronica invalidante che, in alcuni casi, può anche compromettere le attività quotidiane, creando difficoltà anche a livello psicologico. Spesso, infatti, convivere con la psoriasi comporta anche uno “stigma sociale”, specialmente a causa della falsa credenza della possibilità di contagio.
Lo Studio PsoClear
Secondo lo studio Report PsoClear, presentato al 27° Congresso della European Academy of Dermatology and Venereology, il nuovo farmaco biologico contro la psoriasi brodalumab offre maggiori probabilità di guarigione restituendo al paziente una cute libera da lesioni. Il Report ha preso in esame un campione di oltre 4.300 pazienti. In base ai dati diffusi, i pazienti trattati con il brodalumab hanno ottenuto un miglioramento evidente già dopo quindici giorni di terapia: un grande beneficio sia fisico sia psicologico. Inoltre, la pelle è risultata completamente libera da lesioni e senza alcun segno della malattia nel 75% per cento delle persone coinvolte nella sperimentazione dopo un anno. Gli ultimi dati sul brodalumab sono particolarmente interessanti sia per i medici, sia per pazienti, perché mostrano il risultato che il trattamento ottiene sul corpo in generale oltre che su piccole aree specifiche.
“L’indice di felicità” secondo PsoClear
Secondo il Report PsoClear, che ha anche calcolato l’indice di felicità dei pazienti affetti da psoriasi in Europa, in collaborazione con the Happiness Research Institute, le persone che convivono con la malattia potrebbero essere, in media, il 49% più felici con una pelle completamente libera da lesioni e sintomi fastidiosi come prurito e desquamazione. È stato evidenziato che tre pazienti su quattro, sono convinti che ottenere una pelle libera da segni permetterebbe loro di vivere più serenamente e di avere una qualità della vita migliore.
Rischio depressione
All’inizio la psoriasi colpisce i gomiti, dietro le ginocchia, la nuca e tra i capelli. Con il passare del tempo le chiazze diventano più estese e provocano un forte prurito. La psoriasi rappresenta un problema dai risvolti gravi in un terzo dei casi e rischia di mandare in depressione più del 30% delle persone affette. Anche se le cause non sono ancora chiare, i pazienti sono a rischio di sviluppare una crescente morbilità che ne condiziona pesantemente la qualità di vita.