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La psoriasi è una malattia della pelle abbastanza comune, anche in età pediatrica. Nonostante ciò, crea ansia e preoccupazione nei genitori. In realtà, non bisogna temere troppo: nei bambini le lesioni sono meno resistenti ai trattamenti. Ecco come curarle.
È una malattia cronica
La psoriasi è una malattia della pelle tendenzialmente cronica. È soggetta a ricadute, alternate a periodi di remissione, durante i quali i sintomi si attenuano. Non esiste un’unica forma, ma tante varianti. Quella più comune è caratterizzata dalla comparsa di lesioni cutanee (dette chiazze), di colore rossastro e di diversa grandezza, ricoperte da squame argentee, che possono dare lieve prurito, ma non sempre. Le lesioni tendono a persistere e si localizzano con maggiore frequenza su gomiti, ginocchia, dorso e cuoio capelluto. In età infantile, la psoriasi può essere preannunciata dalla comparsa della crosta lattea, specie nei bambini che hanno famigliari che soffrono di psoriasi.
Le forme tipiche dei bambini
In età pediatrica, le forme più comuni sono la:
-apkin psoriasis, che consiste nella comparsa di lesioni di colorito rosso intenso e lucido nell’area del pannolino. È tipica del lattante;
-la psoriasi inversa, caratterizzata da lesioni molto arrossate, senza squame, concentrare nelle pieghe cutanee come le ascelle, l’inguine, l’area genitale e l’ombelico;
-la psoriasi guttata, in cui compaiono piccole chiazze su tutto il corpo, prevalentemente al tronco.
Si cura con creme a base di cortisonici
Nei bambini, in genere, la psoriasi viene trattata con farmaci locali. Nella maggior parte dei casi, si ricorre all’uso di creme a base di cortisonici, calcipotriolo (un derivato della vitamina D), tazarotene, catrame vegetale, anti-infiammatori non steroidei. Lo specialista può consigliare anche le creme emollienti e idratanti. Nei bambini più grandi, quando sono presenti squame, si può ricorrere alle creme cheratolitiche, che levigano lo strato superficiale della pelle, favorendo la scomparsa delle lesioni. Le più comuni sono quelle contenenti acido salicilico, urea, miscele di alfa e beta idrossiacidi.
L’aiuto del sole
Anche l’esposizione al sole può essere benefica perché favorisce la scomparsa delle lesioni. Tuttavia, occorre considerare che la pelle dei bambini è molto sensibile alle radiazioni solari, quindi, occorre sempre osservare una serie di regole per proteggerla.