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La polmonite è una malattia che non sempre spaventa mamma e papà. Probabilmente perché da noi non è così comune nell’età infantile. Ma nel resto del mondo sì. Secondo l’Unicef, ogni anno la polmonite uccide un milione di bambini. Ecco perché sapere in che cosa consiste e come affrontarla è così importante. Anche in Italia: se viene sottovalutata può causare, infatti, serie conseguenze perfino nei Paesi più evoluti.
È molto pericolosa
Fino all’anno scorso, la polmonite rappresentava la prima causa di morte nei bambini sotto i cinque anni. Nel 2013, invece, è stata superata dalle complicazioni per nascite pretermine. In media, comunque, causa quasi un milione di decessi all’anno nella sola prima età infantile. “La polmonite è ancora una malattia molto pericolosa: uccide più bambini sotto i cinque anni di quanto non facciano Hiv/Aids, malaria, incidenti e morbillo messi insieme, e sebbene i numeri siano in calo, con quasi un milione di morti l’anno non c’è spazio per il compiacimento” ha affermato Mickey Chopra, responsabile programmi di salute globale dell’Unicef.
È rischiosa soprattutto nei Paesi poveri
La polmonite causa conseguenze drammatiche soprattutto nei Paesi poveri, a maggior ragione nelle realtà rurali. La povertà, infatti, costituisce il fattore di rischio più significativo per la polmonite. Anche l’inquinamento dell’aria domestica gioca un ruolo negativo. È anche per questo che i bambini più colpiti sono quelli che crescono in famiglie povere che fanno ricorso a combustibili solidi come il legno, il letame o il carbone per la cottura dei cibi o il riscaldamento.
L’importanza delle vaccinazioni
Non bisogna dimenticare, infine, che i piccoli dei Paesi meno ricchi hanno meno probabilità di essere sottoposti a vaccinazioni che contengono il pericolo di polmonite, come quelle contro il pneumococco, il morbillo e per la pertosse. Non a caso negli Stati in cui si sono iniziate campagne di vaccinazione si sono registrati importanti progressi.
Riposo e antibiotici
Ma cos’è la polmonite? È una malattia infiammatoria che colpisce uno o entrambi i polmoni. Nella maggior parte dei casi è causata da virus o da batteri e si manifesta con difficoltà respiratorie, presenza di catarro giallognolo o verdastro, respiro affannoso e asma. Se il bambino la contrae, è importante farlo riposare e offrirgli un’alimentazione bilanciata, ricca di tutti i nutrienti, specialmente di vitamine. Sono necessari anche molti liquidi per fluidificare il muco. Il pediatra può anche prescrivere, nelle forme di origine batterica, una cura antibiotica, solitamente per bocca.