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La polmonite ab ingestis è una causa frequente di ricovero tra i bambini, anche non più piccolissimi. Lo ha dimostrato l’episodio di A., un bimbo di otto anni, operato d’urgenza al Policlinico di Milano per aver inalato un frammento di matita. Il corpo estraneo era finito nelle vie respiratorie, occludendo completamente il bronco del polmone destro. I medici del Policlinico hanno scoperto che la tosse e le difficoltà di respirazione erano legate a una polmonite ab ingestis, cioè da inalazione di corpo estraneo. L’intervento ha risolto una situazione di emergenza, ma l’episodio richiama l’attenzione sull’importanza di evitare che i bambini, a qualsiasi età, aspirino piccoli oggetti o frammenti di essi.
Polmonite ab ingestis: dopo quanto si manifesta?
La polmonite ab ingestis o polmonite da inalazione (letteralmente “da oggetti ingeriti”) è una particolare forma di polmonite, di tipo non infettivo. Si tratta di infatti di un’infiammazione dei polmoni, causata da corpi estranei solidi o sostanze liquide che accidentalmente penetrano nelle vie respiratorie. Qui causano irritazione oppure ostruzione dei bronchi e dei polmoni. I sintomi dell’aspirazione o inalazione del corpo estraneo si presentano abbastanza rapidamente. Dopo pochi minuti dall’evento infatti compaiono:
- tosse stizzosa
- difficoltà di respirazione iniziale
- abbassamento del tono di voce
- raucedine
I sintomi della polmonite ab ingestis vera e propria insorgono invece qualche giorno dopo, quando il bambino va incontro a distress respiratorio. In questo caso i genitori possono osservare:
- difficoltà respiratoria che peggiora
- inappetenza
- nervosismo e malessere generale
- febbre
- emissione di espettorato di colore rosato oppure di catarro giallastro
- respiro sibilante
- dolore al torace
- colorazione cianotica della pelle.
Le cause della polmonite ab ingestis
La polmonite ab ingestis provoca decine di ricoveri in emergenza tra i bambini. Al solo Policlinico di Milano ogni anno se ne contano in media una dozzina, che richiedono un intervento urgente per evitare conseguenze serie, come la formazione di sacche di pus nei polmoni o nella pleura, con rischio di compromissione anche cronica dell’efficienza respiratoria. “I corpi estranei inalati nelle vie aeree sono una causa importante di mortalità e morbilità tra i bambini” avverte la dottoressa Giovanna Chidini, responsabile della Terapia intensiva pediatrica del Policlinico di Milano. “In questo caso, l’oggetto inalato aveva causato una completa chiusura del lobo polmonare con insufficienza respiratoria”. Sono più spesso causa di polmonite ab ingestis piccoli oggetti come:
- monete
- calamite
- piccole parti di giocattoli
- cibo masticato male
- liquidi che non imboccano la corretta via verso l’esofago
- tappi di penne
- batterie a bottone.
Queste ultime in particolare sono tra le più pericolose, perché rilasciano sostanze corrosive che danneggiano organi e tessuti. Per questa ragione è essenziale non trascurare i sintomi indicati, parlandone subito con il pediatra.
I casi più a rischio di polmonite ab ingestis
Possono essere facilmente soggetti a polmonite ab ingestis i bambini piccoli, nei primi mesi o anni di età. In questa fase della crescita, infatti, i bimbi tendono a esplorare il mondo portando gli oggetti alla bocca. Inoltre non sono ancora in grado di masticare adeguatamente i bocconi di cibo e spesso tendono a non dedicare al momento del pasto la giusta tranquillità. Oltre a causare polmonite ab ingestis, i frammenti di cibo o di oggetti possono provocare anche soffocamento, che richiede la messa in atto di manovre di disostruzione pediatrica.
Polmonite ab ingestis nel neonato: campanelli d’allarme
La polmonite ab ingestis può verificarsi anche nel neonato, quindi in un momento in cui un bambino è troppo piccolo per portarsi alla bocca oggetti di dimensioni ridotte oppure frammenti di cibo. Questa infiammazione, infatti, può anche essere legata all’alimentazione, nel caso in cui una piccola quantità di latte imbocchi le vie respiratorie anziché l’esofago. In qualche caso anche un rigurgito di latte, particolarmente abbondante, può defluire in trachea e quindi nei bronchi. In entrambi i casi, il bambino inizia a tossire con una certa intensità e, spesso, in questo modo riesce a espellere il liquido prima che questo causi ostruzione bronchiale e infiammazione. Non sempre però questo succede. È bene fare attenzione se, pochi giorni dopo l’episodio, compaiono tosse, difficoltà respiratoria, colorazione bluastra della pelle, emissione di catarro, febbre.
Le cure per la polmonite ab ingestis
La polmonite ab ingestis richiede una corretta diagnosi, perché da questa dipende il trattamento. È quindi opportuno sottoporre il bambino a una radiografia del torace, per individuare l’infiammazione ai polmoni e localizzare l’eventuale oggetto solido o il frammento di cibo che provoca l’ostruzione dei bronchi. Una volta stabilita la causa, si può procedere in due modi:
- con i farmaci: per risolvere l’infiammazione può essere sufficiente assumere antibiotici prescritti dal medico, nelle dosi e per tutto il tempo indicato;
- con un intervento: se nelle vie respiratorie è presente anche un oggetto solido, questo va rimosso con un intervento. Oggi questo si esegue spesso in endoscopia, ossia introducendo nelle vie respiratorie (in anestesia generale) un sottile tubicino dotato di sonda, che raggiunge il corpo estraneo e lo rimuove. Nei casi più seri, quando si è già verificato un danno che causa difficoltà di respirazione, può essere necessario tenere ricoverato il bambino per garantirgli un supporto respiratorio, fino alla completa guarigione.
Regole di prevenzione per la polmonite ab ingestis
Non sempre è possibile prevedere la comparsa di polmonite ab ingestis, ma può essere importante fare attenzione a quanto segue:
- sorvegliare il bambino durante il gioco;
- evitare di lasciarlo interagire con giocattoli troppo piccoli per la sua età o con frammenti che si possono staccare;
- non dimenticare in giro per la casa, alla portata del bambino, monete, pile a bottone, graffette, tappi di penne e altri oggetti di piccole dimensioni;
- fare attenzione anche quando un bambino più grandicello ha la tendenza a rosicchiare oggetti non commestibili, come pezzetti di plastica o di matite;
- dedicare la giusta calma e attenzione durante la poppata e i pasti;
- sminuzzare i frammenti di cibo in piccoli bocconi facilmente masticabili per un bambino;
- mantenere la calma se qualcosa “va di traverso” al bambino, incoraggiandolo a tossire.