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Non è proprio il caso che mamma e papà facciano di testa loro. Se il vaccino per la pertosse prevede quattro dosi in quattro momenti ben precisi una ragione c’è. Saltare un richiamo significa esporre il proprio bimbo a un rischio aumentato di malattia. Lo rivela uno studio condotto da un gruppo di ricercatori americani, dell’Institute for Health Research del Kaiser Permanente Center di Denver, pubblicato sulla rivista Jama Pediatrics.
Quando non si rispetta il calendario
La ricerca ha riguardato 78 bambini con pertosse, nati fra il 2004 e il 2008. Ciascun bimbo è stato confrontato con quattro bimbi simili per età e caratteristiche ma sani. Gli autori hanno verificato se e quando i piccoli avessero ricevuto il vaccino trivalente per difterite, tetano e pertosse. Lo scopo era capire se il calendario raccomandato per assumere le dosi fosse stato rispettato o meno.
Più richiami si saltano, più aumentano i rischi
Dall’analisi dei risultati è emerso che il 22% dei bimbi sani aveva saltato una dose di vaccino, contro il 47% di quelli che avevano contratto la pertosse. In pratica, l’aver mancato un richiamo ha quasi raddoppiato il rischio di ammalarsi. Le probabilità di malattia sono cresciute all’aumentare delle dosi “dimenticate”. Due richiami saltati si sono associati a un rischio di pertosse di oltre tre volte superiore, mentre tre saltati a un rischio di 18 volte superiore. I bambini che non sono stati vaccinati affatto erano i più vulnerabili: avevano un rischio di ben 28 volte superiore.
Un rischio per tutta la comunità
Gli autori hanno calcolato che più di un caso su tre di pertosse fra i bambini dai tre ai trentasei mesi si potrebbe evitare grazie al rispetto del calendario vaccinale. “Purtroppo la sotto-vaccinazione è una tendenza in continuo aumento che può mettere a rischio i bimbi e anche la comunità dove vivono, ad esempio i neonati troppo piccoli per essere vaccinati che potrebbero ammalarsi venendo a contatto con i più grandicelli con la pertosse” hanno detto gli esperti.