Argomenti trattati
L’orzaiolo nei neonati, ma anche nei bambini, è una manifestazione relativamente comune e non grave. Consiste nell’infiammazione di una delle ghiandole che si trovano sul bordo della palpebra inferiore. Può causare prurito e bruciore soprattutto nei più piccoli. Solitamente si risolve da solo, ma alcune manovre igieniche contribuiscono ad alleviare i fastidi dell’orzaiolo nei neonati. Vediamo in che modo, insieme con la professoressa Susanna Esposito, pediatra, infettivologa e ordinario di Pediatria all’Università di Parma.
I sintomi dell’orzaiolo nel neonato
L’orzaiolo è una sorta di foruncolo che si forma sul bordo della palpebra inferiore. Il “foruncolo” nella palpebra superiore si chiama invece calazio ed è anch’esso abbastanza comune nei bambini. Proprio come un foruncolo, l’orzaiolo è caratterizzato da:
- arrossamento iniziale nella zona infiammata della palpebra
- gonfiore
- dolore e bruciore
- prurito
- comparsa di una puntina bianca dovuta alla presenza di pus
Inoltre, può comparire anche una secrezione palpebrale muco-purulenta.
Per quale motivo viene l’orzaiolo?
Le ghiandole concorrono alla formazione del liquido lacrimale e delle secrezioni dell’occhio, motivo per cui si parla di:
- orzaiolo esterno se si infiammano le ghiandole di Zeiss o di Moll, che si trovano sul bordo inferiore delle palpebre;
- orzaiolo interno se invece l’infiammazione coinvolge le ghiandole di Meibonio, situate sul bordo della palpebra superiore.
“Causa dell’infiammazione è un agente infettivo, solitamente lo Staphylococcus aureus o il Demodex folliculorum”, spiega la dottoressa Esposito. “Questi aggrediscono la cute e la mucosa delicata dell’occhio scatenando l’infezione con i sintomi”.
Altre cause dell’orzaiolo nei neonati
L’orzaiolo nei neonati e nei bambini piccoli può venire anche a causa della blefarite, un’infiammazione del bordo palpebrale caratterizzata da aumento delle secrezioni oculari e lieve desquamazione della cute delle palpebre. Questo crea una situazione di ristagno di umidità e secrezioni alla base dei bulbi piliferi, che costituiscono un terreno per la crescita dei batteri.
Inoltre, l’orzaiolo può comparire quando l’organismo del piccolo è debilitato per malattie infettive, forme influenzali, disturbi intestinali. Sembra che questa infezione palpebrale compaia più facilmente nei bambini con problemi di dermatite atopica.
L’orzaiolo è contagioso?
Non ci sono certezze scientifiche che l’orzaiolo in adulti e bambini sia contagioso. Tuttavia è opportuno lavare bene le mani prima e dopo aver provveduto all’igiene palpebrale del bambino, utilizzando eventualmente guanti protettivi usa e getta.
Come curare l’orzaiolo del neonato
L’orzaiolo nei neonati spesso guarisce da solo nel giro di qualche giorno, ma è importante evitare che si infetti. I piccoli, infatti, tendono a toccare e grattare con le unghie la zona, a causa del prurito, e rischiano quindi si procurare piccole escoriazioni che aumentano l’infiammazione.
È allora importante sapere che cosa fare e che cosa non fare attraverso manovre di igiene che alleviano il fastidio e favoriscono una guarigione più rapida.
Da fare
- Tenere le unghie del piccolo ben corte, eventualmente fargli indossare guanti leggeri
- Lavare accuratamente la palpebra, mattina e sera, con garza sterile imbevuta di soluzione fisiologica
- Applicare impacchi caldo-umidi sulla zona per qualche minuto, per favorire la fuoriuscita del pus
- Parlare con il pediatra oppure con un oculista pediatrico per capire se sia il caso di applicare colliri o pomate a base di antibiotici
Da evitare
- Toccare la parte con le mani non ben lavate
- Permettere che il bambino si gratti la palpebra
- Premere l’orzaiolo per farlo scoppiare
- Applicare farmaci di qualsiasi tipo senza aver prima chiesto al medico
L’orzaiolo non ha conseguenze sulla vista, ma è bene eseguire le manovre di igiene per favorire la risoluzione del problema ed evitare la comparsa di un’infiammazione. Per qualsiasi dubbio, soprattutto per i neonati e i bambini, è importante parlare con il medico.