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Battuto anche l’anno scorso. Il 2019 si preannuncia l’anno nero del morbillo con ben 90.000 casi registrati in Europa dall’inizio dell’anno. Praticamente il triplo, come fa sapere l’Organizzazione Mondiale della Sanità preoccupata per l’inarrestabile escalation di infezioni, soprattutto tra i bambini.
L’allerta dell’Unicef
L’Unicef, il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia, parla di “minacce al progresso contro questa malattia ampiamente prevenibile ma potenzialmente letale”, ed esorta popolazioni e istituzioni a non sottovalutare il problema e a prendere le dovute misure di prevenzione.
Vaccino sicuro ed efficace
“Questo è un campanello d’allarme. Questi casi non sono comparsi improvvisamente: “le epidemie gravi che stiamo vedendo oggi si sono propagate nel 2018”, spiega Henrietta Fore, direttore generale dell’Unicef, poiché “la mancanza di un’azione oggi avrà conseguenze disastrose per i bambini domani”.
L’invito dell’esperta è di ricorrere all’uso del vaccino, con particolare attenzione ai bambini: “Abbiamo un vaccino sicuro, efficace ed economico contro una malattia altamente contagiosa, un vaccino che ha salvato circa un milione di vite ogni anno negli ultimi due decenni”.
Campagna Unicef nei Paesi in via di sviluppo
Strutture sanitarie non adeguate, conflitti civili, scarsa sensibilizzazione delle comunità, noncuranza ed esitazioni sui vaccini: sono diverse le motivazioni che in molti Paesi hanno portato al vertiginoso aumento dei casi di morbillo e allo sviluppo di epidemie.
Per cercare di mettere un freno al dilagare dei contagi l’Unicef sta supportando i governi per raggiungere con la vaccinazione milioni di bambini in tutto il mondo attraverso interventi in Paesi come l’Ucraina, le Filippine (dove saranno vaccinati 9 milioni di bambini), Brasile (dove verranno sottoposti al vaccino 11 milioni di bambini sotto i 5 anni) e Yemen (dove la vaccinazione riguarderà 11,5 milioni di bambini).
Emergenza sanitaria a New York
Il problema dell’aumento dei casi di morbillo non riguarda solo i Paesi in via di sviluppo: basta pensare agli Stati Uniti, dove il numero dei contagi è aumentato di sei volte fra il 2017 e il 2018, raggiungendo i 791 casi, e alla dichiarazione dello stato di emergenza sanitaria di alcuni giorni fa nella città di New York.
Combattere diffidenza e noncuranza
“Quasi tutti questi casi sono prevenibili – conclude Fore -, ma nonostante questo i bambini vengono colpiti anche in posti in cui, semplicemente, non c’è alcuna scusa. La vera infezione è la disinformazione, la diffidenza e la noncuranza: dobbiamo fare di più per informare in modo accurato i genitori”.