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La guerra ai vaccini continua a fare danni. Secondo i dati ufficiali, infatti, oggi in Europa ben 4,5 milioni di bambini non sono vaccinati per il morbillo. Dunque, invece di fare progressi continuiamo a regredire: se nel 2007 ad avere una copertura vaccinale del 95% erano ben 14 paesi europei, oggi a raggiungere questa percentuale sono solo quattro nazioni.
Il risultato? Solo in Italia, secondo l’ultimo rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità, dal 1° gennaio al 30 aprile 2019 sono stati segnalati 864 casi di morbillo. Un problema che non risparmia nemmeno gli altri continenti. Negli Stati Uniti, per esempio, quest’anno si sono registrati già quasi mille casi di morbillo: si tratta del numero più elevato da 25 anni.
In Italia i casi sono in aumento
Nel nostro Paese l’emergenza morbillo non accenna a placarsi, anzi cresce sempre più. Degli 864 casi registrati da inizio anno, infatti, ben 299 sono avvenuti nell’ultimo mese di registrazione. Il problema è ubiquitario, tanto che le segnalazioni sono arrivate da 19 regioni. Le più problematiche da questo punto di vista, tuttavia, sono il Lazio, con 245 malati, la Lombardia, con 233, e l’Emilia Romagna, con 144.
Chi, nonostante le campagne di sensibilizzazione, ancora oggi è convinto che non serva fare allarmismi perché il morbillo è una malattia innocua dovrà iniziare a ricredersi: nel 32,6%% c’è stata almeno una complicanza, tra cui anche due casi di encefalite. A essere colpiti non sono solo i bambini, ma anche e soprattutto trentenni. La colpa? La tendenza a vaccinare sempre meno registrata da 20 anni a questa parte.
In Europa è in corso una vera e propria epidemia
In Europa, secondo il Centro europeo per il Controllo delle Malattie (Ecdc), è in corso una vera e propria epidemia di morbillo: dal 1 gennaio 2016 all’1 marzo 2019, infatti, negli Stati membri si sono registrati 44.074 casi, con una media nell’ultimo anno di un milione di persone colpite. Di qui l’appello di esperti e istituzioni per sottoporsi alla vaccinazione contro il morbillo.