Argomenti trattati
Il 10% dei nuovi nati e molti adulti non sono vaccinati contro il morbillo. Lo rivela il Centro di epidemiologia dell’Istituto superiore di sanità. Le conseguenze? Ancora oggi, una quota considerevole della popolazione si ammala di morbillo. E una persona ogni 1.000 casi muore.
Non solo eruzioni cutanee
Il morbillo è una malattia infettiva acuta ancora molto diffusa. Nella maggior parte dei casi, riguarda i bambini, anche se non è raro che un ragazzo o un adulto si ammali. Si manifesta con eruzioni cutanee, febbre, tosse secca, catarro, raffreddore, congiuntivite. Nella maggior parte dei casi, il morbillo non causa conseguenze serie. Tuttavia, in alcune persone può provocare infezioni alle vie respiratorie, come polmoniti o laringotracheobronchiti, o problemi neurologici, come encefaliti.
È molto contagioso
Il morbillo è molto contagioso. È facile quindi che da un singolo caso nasca una vera e propria epidemia, anche a causa della mancanza di sintomi durante il periodo di incubazione. Il mezzo principale per combattere la diffusione della malattia è rappresentato dalla vaccinazione specifica contro il morbillo. La vaccinazione non è obbligatoria, quindi, è necessaria l’autorizzazione dei genitori.
La situazione attuale
Secondo gli esperti i vaccini, incluso quello per il morbillo, garantiscono benefici enormi e non sono più rischiosi di altri farmaci. Nessuno studio accreditato dimostra che favoriscono la comparsa di allergie o di altre patologie come l’autismo. Eppure oggi sono molti i genitori che si interrogano sul rapporto rischi-benefici di questa misura di prevenzione. Al punto che ben 1 bambino su 10 non viene vaccinato contro il morbillo.Oggi la copertura vaccinale riguarda il 90% dei nuovi nati. Rimane scoperta gran parte della popolazione adulta e questo è un problema: infatti, l’età adulta è quella in cui le complicanze possono esser più gravi. Per questo gli esperti stanno facendo il possibile per sensibilizzare i genitori sull’importanza del vaccino contro il morbillo. L’obiettivo da raggiungere per arginare la diffusione del virus è una copertura vaccinale che superi il 95% di tutta la popolazione italiana.