Mip-C, tutto sulla nuova malattia letale associata al Covid

Roberta Raviolo A cura di Roberta Raviolo Pubblicato il 16/05/2024 Aggiornato il 16/05/2024

Un gruppo di ricercatori di varie nazionalità ha individuato la Mip-C, una possibile conseguenza dell’infezione Covid-19, anche se rara. Si tratta di una nuova malattia, potenzialmente pericolosa: vediamo in che cosa consiste e quali sintomi provoca.

Mip-C, tutto sulla nuova malattia letale associata al Covid

I ricercatori la chiamano Mip-C ed è una malattia seria, sconosciuta e recentemente scoperta da una ricerca internazionale. Sembra essere la conseguenza di un’infezione da coronavirus Sars-CoV-2, anche lieve o asintomatica. La Mip-C è una malattia autoimmune che può arrivare a causare una forma importante di polmonite. I ricercatori sono al lavoro per capirla più a fondo e per intervenire nel modo adeguato.

Cos’è Mip-C e come si prende

Il gruppo di ricercatori che ha studiato la malattia Mip-C è partito da alcuni dati clinici raccolti su persone residenti nello Yorkshire, un territorio nel Nord dell’Inghilterra. Queste persone presentavano i sintomi di un disturbo completamente nuovo e mai incontrato prima, probabilmente dovuto all’infezione pregressa da Sars-CoV-2: in comune tutti i soggetti con Mip-C avevano il fatto di aver contratto il Covid-19, non solo in forma grave ma anche come infezione lieve o addirittura asintomatica, confermata dai tamponi effettuati. Quello che preoccupa maggiormente gli esperti è che la Mip-C è caratterizzata da un elevato grado di mortalità. Delle 60 persone prese in considerazione nello studio, infatti, otto hanno perso la vita.

Mip-C e il contagio tra i bambini

La malattia è stata chiamata “sindrome da autoimmunità MDA5 e polmonite interstiziale contemporanea con Covid-19”, per brevità Mip-C, oltre che per analogia con la Mis-C. Quest’utima è un’altra affezione autoimmune, tipica dei bambini, scoperta da poco e ritenuta una conseguenza associata alla Covid, che colpisce appunto i più piccoli. La Mip-C è un disturbo simile a un altro disordine autoimmune già noto, chiamato dermatomiosite anti-MDA5 positiva. Come la Mip-C anche questa malattia è rara nel Regno Unito e in Occidente in generale, più diffusa in Cina e Giappone. E’ di tipo infiammatorio, cronico e coinvolge pelle e muscoli. Può causare una polmonite interstiziale seria che in alcuni casi porta al decesso. È causata da autoanticorpi che attaccano l’MDA5 o Melanoma Differentiation-Associated protein 5, un enzima in grado di rilevare il Sars-CoV-2 e altri virus all’origine di malattie di questo tipo.

I sintomi della malattia Mip-C

Notando l’affinità dei sintomi della nuova affezione con quelli della dermatomiosite, i ricercatori hanno avuto il sospetto che ci fosse un’associazione con il Covid-19. Proseguendo con le indagini, si sono resi conto che le persone che avevano avuto una reazione autoimmunitaria più intensa contro l’enzima MDA5 presentavano nel sangue alti livelli di interleuchina-15, una proteina del sistema immunitario responsabile di infiammazioni che si accompagna a polmonite interstiziale progressiva e fibrosi polmonare.

Oltre che con un serio danno ai polmoni, comunque, la nuova malattia Mip-C si manifesta anche con altri sintomi rispetto alla dermatomiosite anti-MDA5 positiva. Nello specifico, compaiono anche:

  • disturbi reumatologici come artrite e dolori muscolari
  • vaste eruzioni cutanee.

Le conseguenze della Mip-C

Secondo gli esperti la nuova malattia si sarebbe diffusa anche al di fuori del Regno Unito, ma attualmente mancano dati in proposito. È importante in ogni caso non abbassare la guardia, perché la polmonite interstiziale progressiva può danneggiare a poco a poco la capacità respiratoria dei polmoni, portando alla formazione di un tessuto fibrotico, che impedisce ai polmoni stessi di dilatarsi e di incamerare aria e, quindi, ossigeno. Il rischio è di incorrere in problemi di insufficienza respiratoria. Inoltre la malattia, per lo meno nei casi studiati, è caratterizzata da un elevato tasso di mortalità. “Al momento non è possibile avanzare altre ipotesi, perché si tratta di una situazione che va approfondita con ulteriori indagini” chiarisce il professor Fabrizio Pregliasco, virologo e direttore sanitario dell’Istituto Galeazzi di Milano. “Il vaccino è sempre la migliore arma per proteggersi anche da questa conseguenza del Covid”. Nel caso dovessero presentarsi sintomi anomali, come eruzioni cutanee, dolori muscolari e soprattutto difficoltà respiratorie, è importante parlarne con il medico.

Foto di copertina Gustavo Fring per pexels.com

 
 
 

In breve

La Mip-C è una nuova malattia, di origine autoimmune, che si manifesta in rari casi come conseguenza dell’infezione da Sars-CoV-2. Causa dolori muscolari, eruzioni sulla pelle e soprattutto espone a problemi respiratori. Gli esperti la stanno ancora studiando perché è stata appena scoperta. Se però notiamo in noi o nei bambini questi sintomi è bene rivolgersi subito al medico.

 

Fonti / Bibliografia

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Ansia e attacchi di panico verso il termine della gravidanza (gemellare)

02/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Gli eventuali disturbi della sfera psichica come depressione, disturbo d'ansia, attacchi di panico richiedono cure mirate anche in gravidanza. Spetta al ginecologo in accordo con lo psichiatra prescrivere la terapia più idonea, tenendo conto che le benzodiazepine non sono consigliabili dal secondo trimestre...  »

Collo dell’utero in gravidanza e variazioni della sua lunghezza

02/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Durante la gravidanza il collo dell'utero di norma ha una lunghezza compresa tra 33 e 40 millimetri: è motivo di allarme un raccorciamento dai 25 millimetri in giù.   »

Gravidanza indietro di una settimana secondo l’ecografia: è brutto segno?

26/08/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

La ridatazione ecografica della gravidanza è un'eventualità che di per sé non segnala che qualcosa non va. Spetta comunque al ginecologo che effettua l'ecografia fornire tutte le informazioni del caso.   »

Fai la tua domanda agli specialisti