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La meningite si può prevenire solo con il vaccino. Lo conferma Carlo Tascini, direttore prima divisione malattie infettive dell’Ospedale Cotugno di Napoli, secondo cui non sono aumentati i casi di meningite in generale, ma sono aumentati quelli più gravi. La malattia, anche se rara, può avere esiti fatali, ma si può prevenire con la vaccinazione.
Il vaccino è sicuro
Gli esperti, infatti, raccomandano il vaccino contro la meningite, in quanto è l’unico rimedio oggi in grado di prevenire l’infezione. Peraltro, la vaccinazione è tra le più sicure e con i minori effetti collaterali. In Gran Bretagna, per esempio, dove la malattia ha provocato un numero di decessi molto alto, il numero di contagi è diminuito proprio grazie alle campagne vaccinali.
Da che cosa è provocata
A scatenare la meningite sono vari agenti patogeni tra cui batteri, quali l’Haemophilus tipo B, il meningococco e il pneumococco, funghi e virus, questi ultimi due provocano le infezioni più frequenti ma meno pericolose.
All’inizio si confonde con l’influenza
La meningite provoca l’infiammazione delle meningi, le membrane che avvolgono il cervello e il midollo spinale. All’inizio si manifesta con sintomi simili all’influenza, ossia febbre alta e mal di testa. Negli adulti i sintomi tipici dell’infezione sono rigidità nucale, vomito, sensibilità alla luce, alterazioni dello stato di coscienza e convulsioni, mentre nei bambini prevalgono irritabilità, inappetenza, instabilità termica, sonnolenza e mancanza di reattività agli stimoli. Il ritardo della diagnosi può provocare danni cerebrali, amputazione degli arti, perdita dell’udito e, nel peggiore dei casi, morte.