Giornata mondiale contro la meningite: un’app e un numero verde

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 24/04/2014 Aggiornato il 24/04/2014

Per la prevenzione della meningite, un’app e tanti esperti per informare e vincere questa malattia che continua a uccidere

Giornata mondiale contro la meningite: un’app e un numero verde

Riparte oggi la campagna nazionale “Contro la meningite P.U.O.I. fare la differenza” promossa dal Comitato nazionale contro la meningite e patrocinata dalle principali associazioni dei pediatri e dei medici. La Campagna P.U.O.I sta per previeni, unisciti, osserva, informati, il tutto in modo molto concreto: da oggi sono attivi vari servizi per i neogenitori e per chi ne voglia sapere di più.

L’App Liberi dalla meningite

È un’applicazione gratuita per smartphone e tablet per aiutare i genitori a tenere traccia delle vaccinazioni del proprio bambino, come previste dal Piano nazionale di prevenzione vaccinale. Oltre il Libretto vaccinale che tiene traccia di tutte le vaccinazioni effettuate dal bambino, sarà possibile programmare con anticipo ogni vaccinazione a seconda dell’età. In più, verranno segnalate con un avviso speciale le vaccinazioni contro la meningite non ancora previste dal Piano Vaccinale, come quello per il ceppo B. Non mancano, inoltre, schede di approfondimento che spiegano in modo semplice ma esaustivo quali sono i tipi di meningite esistenti, come si trasmette la malattia, quali sono i sintomi e i vaccini disponibili. La App “Liberi dalla meningite” è da oggi scaricabile gratuitamente da Apple Store e Google Play.

Il numero verde

Per una settimana, dal 24 al 30 aprile, dalle ore 10 alle 18, sarà attivo un numero verde al quale risponderanno esperti pediatri e igienisti. I genitori potranno così chiarire tutti i propri dubbi e paure sulla meningite, dai sintomi al contagio, e sui vaccini relativi. Il numero verde è: 800 090 155.

Il sito tematico

Sul portale www.liberidallameningite.it è presente tanto materiale informativo dedicato alla meningite, dal come riconoscerla a come si trasmette, dalla diagnosi precoce alla prevenzione. Il tutto scritto in modo chiaro, semplice e completo.

Un problema sottostimato

La meningite è una malattia ancora molto pericolosa, tanto è vero che solo nei primi due mesi dell’anno, ogni 3 giorni i media riportavano un caso di meningite. I dati ufficiali parlano di almeno 1000 contagi ogni anno solo in Italia, ma si tratta di dati sottostimati. Particolarmente diffusi nel nostro Paese sono i gruppi C e B del meningococco, che causano ogni anno la morte del 14% circa di chi si ammala e gravi conseguenze anche per una percentuale (fino al 15%) di coloro che sopravvivono alla malattia.

In breve

L’UNICA PREVENZIONE È IL VACCINO

Da gennaio però c’è un arma in più per combatterla: il nuovo vaccino contro il meningococco B, responsabile della maggioranza dei casi di meningite segnalati in Italia. Non è offerto sempre gratuitamente dalle Regioni ma può essere richiesto ed eseguito in quattro somministrazioni (al 76° giorno di vita, al 106°, al 6° mese e al 13° mese). 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Referto dell’ecografia morfologica: come capire se c’è qualcosa che non va?

28/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Se il medico che effettua l'ecografia morfologica non rileva anomalie, non ha senso arrovellarsi sul referto. Se ci fosse stato qualcosa che non va sarebbe stato comunicato. In Inghilterra non vengono rilasciati alle pazienti i risultati degli esami proprio per evitare preoccupazioni inutili a chi non...  »

Mutazioni MTHFR eterozigote e PAI 4g/4g omozigote: possono causare l’aborto?

24/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

L'interruzione spontanea di una gravidanza iniziale è quasi sempre dovuta a uno sbilanciamento cromosomico del feto e non a mutazioni che di fatto non impediscono in assoluto che una gestazione vada a buon fine, come dimostra il fatto che tantissime donne che ne sono interessate hanno figli.   »

Quinta settimana di gravidanza: non si vede l’embrione e si evidenzia un distacco

21/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professoressa Anna Maria Marconi

Non è mai opportuno voler fare la prima ecografia troppo precocemente perché anziché esserne tranquillizzate si rischia di peggiorare la propria ansia. In quinta settimana difficilmente si vedono l'embrione e il battito del cuoricino, in più non si può capire bene se davvero si è in presenza di un distacco...  »

Fai la tua domanda agli specialisti