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Riparte oggi la campagna nazionale “Contro la meningite P.U.O.I. fare la differenza” promossa dal Comitato nazionale contro la meningite e patrocinata dalle principali associazioni dei pediatri e dei medici. La Campagna P.U.O.I sta per previeni, unisciti, osserva, informati, il tutto in modo molto concreto: da oggi sono attivi vari servizi per i neogenitori e per chi ne voglia sapere di più.
L’App Liberi dalla meningite
È un’applicazione gratuita per smartphone e tablet per aiutare i genitori a tenere traccia delle vaccinazioni del proprio bambino, come previste dal Piano nazionale di prevenzione vaccinale. Oltre il Libretto vaccinale che tiene traccia di tutte le vaccinazioni effettuate dal bambino, sarà possibile programmare con anticipo ogni vaccinazione a seconda dell’età. In più, verranno segnalate con un avviso speciale le vaccinazioni contro la meningite non ancora previste dal Piano Vaccinale, come quello per il ceppo B. Non mancano, inoltre, schede di approfondimento che spiegano in modo semplice ma esaustivo quali sono i tipi di meningite esistenti, come si trasmette la malattia, quali sono i sintomi e i vaccini disponibili. La App “Liberi dalla meningite” è da oggi scaricabile gratuitamente da Apple Store e Google Play.
Il numero verde
Per una settimana, dal 24 al 30 aprile, dalle ore 10 alle 18, sarà attivo un numero verde al quale risponderanno esperti pediatri e igienisti. I genitori potranno così chiarire tutti i propri dubbi e paure sulla meningite, dai sintomi al contagio, e sui vaccini relativi. Il numero verde è: 800 090 155.
Il sito tematico
Sul portale www.liberidallameningite.it è presente tanto materiale informativo dedicato alla meningite, dal come riconoscerla a come si trasmette, dalla diagnosi precoce alla prevenzione. Il tutto scritto in modo chiaro, semplice e completo.
Un problema sottostimato
La meningite è una malattia ancora molto pericolosa, tanto è vero che solo nei primi due mesi dell’anno, ogni 3 giorni i media riportavano un caso di meningite. I dati ufficiali parlano di almeno 1000 contagi ogni anno solo in Italia, ma si tratta di dati sottostimati. Particolarmente diffusi nel nostro Paese sono i gruppi C e B del meningococco, che causano ogni anno la morte del 14% circa di chi si ammala e gravi conseguenze anche per una percentuale (fino al 15%) di coloro che sopravvivono alla malattia.