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Pediatri e genitori sono d’accordo: basta abusare di farmaci. Specialmente antibiotici. E tanto più per curare l’influenza nei bambini. Il nostro Paese, secondo le ultime stime, è tra quelli che ne consumano di più. Con il rischio che, a lungo andare, perdano d’efficacia.
Da 0 e 14 anni i più colpiti da febbre & co
Influenza e bambini è un binomio molto comune, ma che non deve spaventare. Anzi, ciò che si deve temere è il ricorso immotivato a troppi farmaci. L’allarme è stato lanciato di recente dal Movimento italiano genitori (Moige), e dall’Associazione medica italiana di omotossicologia (Aiot), sulla scia dei dati presentati all’ultimo congresso della Società italiana di pediatria preventiva e sociale (Sipps). Mediamente, ogni anno, vengono colpiti da sindromi influenzali o simil-influenzali da 5 a 8 milioni di italiani. La fascia d’età più colpita è quella tra zero e 14 anni, con un’incidenza pari a circa 30 casi ogni 1.000 bambini.
Inutili gli antibiotici contro l’influenza
Il ricorso agli antibiotici è inutile e dannoso in caso di influenza nei bambini, perché questi farmaci sono efficaci solo nei confronti delle infezioni batteriche. E raffreddori e influenze sono provocati per lo più da virus. Per evitare il ricorso inutile ai farmaci, è consigliabile giocare d’anticipo, con un’intelligente strategia di prevenzione basata su alcune norme comportamentali, utili anche quando l’influenza è già in corso.
5 regole anti-virus
Per prevenire e combattere i sintomi dell’influenza basta mettere in atto 5 regole: lavare le mani del bambino spesso e accuratamente con acqua e sapone; riparargli bocca e naso quando tossisce o starnutisce (e dopo lavarsi le mani); evitare di fargli toccare occhi, naso e bocca, facili vie di entrata dei virus; tenerlo a casa quando si manifestano i sintomi di influenza; evitare di portarlo in luoghi affollati (supermercati, ludoteche, ristoranti) quando i casi di malattia sono molto numerosi.
Un aiuto dall’omeopatia
La medicina naturale, come l’omeopatia, offre inoltre valide possibilità di prevenzione e cura, consentendo di limitare l’uso dei farmaci ai casi in cui essi sono effettivamente necessari. Può stimolare il sistema immunitario, cioè di difesa naturale dell’organismo, aiutando il bambino ad ammalarsi meno.