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Che non sia una malattia così innocua come spesso si crede nell’immaginario comune, forse alcuni hanno finalmente iniziato a capirlo quest’anno. Infatti, l’ influenza della stagione 2017-2018 è particolarmente “pesante” e sintomatica. In realtà, però, è da anni che gli esperti cercano di far capire alla popolazione che quella che i più considerano solo una problematica stagionale può nascondere parecchie insidie e avere conseguenze serie. L’ultima conferma arriva da uno studio canadese, secondo cui chi si ammala di influenza corre un rischio fino a sei volte più elevato della media di andare incontro a un infarto.
Lo studio su oltre 20mila persone
La ricerca che ha messo in correlazione l’ influenza con il rischio di infarto è stato condotto da un team di ricercatori dell’Institute for Clinical Evaluative Sciences di Toronto ed è stato pubblicato sulla rivista medica New England Journal of Medicine. Gli autori hanno esaminato i dati di oltre 20mila persone, alla ricerca di un legame fra la malattia stagionale per eccellenza e le conseguenze sulla salute. Hanno così scoperto che 332 persone hanno avuto un infarto nel periodo compreso fra i 12 mesi precedenti e i 12 successivi alla diagnosi di influenza. In realtà, il rapporto con gli attacchi di cuore è stata osservato anche con altre malattie respiratorie, ma in misura meno significativa rispetto all’ influenza.
Chi rischia di più
Gli studiosi hanno calcolato che quando si ha l’ influenza il rischio di avere un attacco di cuore aumenta fino a sei volte. I soggetti più vulnerabili sono le persone anziane e quelle colpite dal virus influenzale del ceppo B. Inoltre, hanno visto che il pericolo diminuisce a distanza di una settimana dalla scomparsa dei sintomi. Alla luce di ciò, gli esperti invitano a prestare più attenzione all’influenza. “Le persone a rischio di attacco cardiaco devono prendere tutte le precauzioni per prevenire le infezioni respiratorie, specialmente l’influenza, con tutte le misure possibili dal vaccino al lavaggio delle mani” hanno spiegato.