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Un team di ricercatori dell’Università del Michigan ha scoperto una correlazione tra i batteri responsabili della parodontite e l’aggravarsi di alcune patologie dell’intestino: dal colon irritabile alle coliti ulcerose. Lo studio, pubblicato sulla rivista Cell è in attesa di conferma sull’uomo.
Bocca sana, meno malattie
Le infiammazioni della bocca non sono rare: negli Stati Uniti, per esempio, colpiscono ogni anno ben tre milioni di adulti. Anche da noi, comunque, sono disturbi tutt’altro che rari! Chi non ha mai sofferto almeno una volta di afte in bocca, di mal di denti o di gengive infiammate? I problemi del cavo orale possono essere molteplici, così come le cause. Spesso sono facilmente risolvibili, ma occorre non trascurarli. La parodontite, per esempio, è un’infiammazione delle gengive caratterizzata dalla presenza di un biofilm batterico. Se non curata, può portare anche alla caduta dei denti.
Come è influenzato il microbiota
Gli effetti della parodontite, però, non si fermano a denti e gengive. Sembra poter anche aggravare le malattie del colon. La causa, stando ai risultati della ricerca americana, è da ricercare proprio negli agenti patogeni tipici delle parodontiti che, migrando lungo l’apparato digerente, possono causare infiammazioni anche lontano dalle gengive. Lo studio del team dell’Università del Michigan ha preso in esame il microbiota intestinale delle cavie per valutare la cause alla base di un intestino irritabile. L’esame della flora intestinale ha evidenziato delle alterazioni, con batteri tipici delle infiammazioni del cavo orale.
Servono ulteriori accertamenti
Analizzando questi “intrusi” si è scoperto come i batteri che caratterizzano la parodontite nelle cavie comportino un acuirsi dei sintomi intestinali della sindrome da colon irritabile. Da queste evidenze si ipotizza che, tramite una migrazione di batteri dalla bocca all’intestino, la parodontite possa inasprire l’infiammazione addominale. Detto ciò, il reale impatto sull’uomo è ancora tutto da dimostrare, ma secondo gli studiosi è molto probabile che da questo studio parta una sperimentazione che introdurrà presto la cura dell’igiene orale nei percorsi di terapia contro il colon irritabile.