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In Italia il test per l’Aids è gratuito ma nonostante questo sono ancora troppe le persone infettate che non ne sono consapevoli. Si pensa che nel nostro Paese siano 12-18 mila le persone con Hiv (virus dell’immunodeficienza umana) non ancora diagnosticato e che in addirittura seimila di queste l’Aids si sia già conclamata, ovvero la sindrome da immunodeficienza acquisita, che si sviluppa dopo un arco di tempo variabile in conseguenza dell’ingresso nell’organismo dell’ Hiv.
L’identikit dei contagiati
Questi numeri sconcertanti sono emersi da uno studio condotto dall’Istituto superiore di sanità (ISS) e pubblicato sulla rivista medica ‘Eurosurveillance‘. Gianni Rezza, direttore del Dipartimento malattie infettive dell’ISS, ha affermato che la ricerca in questione ha messo in luce, oltre al numero delle persone infette che ancora non hanno una diagnosi, anche le loro caratteristiche.
Soprattutto maschi
Secondo lo studio, effettuato sulla base di un modello elaborato dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), le persone con Hiv in fase avanzata sono soprattutto maschi (82,8%) che hanno contratto il virus per via sessuale: sia attraverso rapporti eterosessuali (33,4%), sia attraverso rapporti sessuali con altri uomini (35%). La prevalenza dei casi non diagnosticati Hiv in fase avanzata (condizione che si evince dalla conta dei linfociti CD4, che risultano inferiori a 350 cell/μL) è 11,3 casi per 100.000 abitanti, con forti differenze da regione a regione: si va da 0,7 casi per 100.000 abitanti in Calabria a 20,8 in Liguria.
I rischi della diagnosi tardiva
La diagnosi tardiva dell’infezione ha conseguenze negative non solo per la persona colpita dall’ Hiv, che non ricevendo cure adeguate mette a rischio la propria vita, ma anche per la popolazione, per via del pericolo di contagio. Chi non sa di essere sieropositivo o, addirittura, di avere l’Aids conclamata, può infatti trasmettere il virus ad altri con maggiore facilità, in quanto può non preoccuparsi di adottare tutte le precauzioni possibili in caso di rapporti sessuali (prima tra tutte, l’impiego del profilattico). Va detto anche che le persone che scoprono di essere sieropositive quando l’Aids si è già manifestata rispondono in modo insufficiente alle terapia con gli antiretrovirali (i farmaci che combattono l’ Hiv) e richiedono trattamenti più complessi e costosi.
Fonti / Bibliografia
- Eurosurveillance | People living with undiagnosed HIV infection and a low CD4 count: estimates from surveillance data, Italy, 2012 to 2014Background and aims Late HIV diagnosis is associated with onward HIV transmission, higher morbidity, mortality and healthcare costs. In Italy, more than half of people living with HIV were diagnosed late during the last decade, with a CD4 count < 350 cells/mm3 at diagnosis. We aimed to determine the number and characteristics of people living with undiagnosed HIV infection and low CD4 counts in Italy. Methods: Data on newly reported HIV diagnoses from 2012 –2014 were obtained from the national HIV surveillance system. We used the European Centre for Disease Prevention and Control HIV modelling tool to calculate the undiagnosed prevalence and yearly diagnosed fraction (YDF) in people with low CD4 count. Results: The estimated annual number undiagnosed HIV infections with low CD4 count was on average 6,028 (95% confidence interval (CI): 4,954–8,043) from 2012–2014. In 2014, most of the undiagnosed people with low CD4 count were men (82.8%), a third acquired HIV through sex between...