Gastroenterite da Norovirus: boom di contagi dopo i malori nella scuola di Gallarate, tutti i sintomi

Roberta Raviolo A cura di Roberta Raviolo, con la consulenza di Fabrizio Pregliasco - Dottore specialista in Infettivologia Pubblicato il 20/03/2025 Aggiornato il 20/03/2025

Insieme al virologo Fabrizio Pregliasco cerchiamo di capire perché questo virus è così contagioso e che rischi corrono soprattutto i bambini più piccoli.

Gastroenterite da Norovirus: boom di contagi dopo i malori nella scuola di Gallarate, tutti i sintomi

La gastroenterite da Norovirus è un problema intestinale acuto che provoca diarrea acquosa, dolori addominali, nausea. Il virus che la provoca è molto contagioso e si trasmette facilmente da una persona all’altra, soprattutto nelle comunità ristrette come asili e scuole.

Il rischio più serio consiste nella disidratazione, alla quale sono esposti soprattutto i bambini più piccoli. Insieme con il professor Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università degli Studi di Milano e direttore sanitario d’Azienda Irccs Ospedale Galeazzi Sant’Ambrogio, capiamo quali sono i sintomi e i rischi che si corrono.

L’episodio di Gallarate

Già da alcuni mesi si è parlato di una ripresa della diffusione del Norovirus, in alcune località della Lombardia e del Trentino, tra le province di Brescia e Trento. Diversi turisti e una scolaresca in gita d’istruzione avevano accusato sintomi gastrointestinali e gli esperti della Ats, l’Agenzia per la salute della montagna, attraverso alcune analisi sulle acque potabili, avevano attribuito i malesseri al Norovirus.

Pochi giorni fa, a marzo del 2025, in una scuola primaria di Gallarate, in provincia di Varese, bambini, insegnanti e anche alcuni genitori sono stati colpiti da gastroenterite da Norovirus. La conferma è arrivata dal laboratorio di Microbiologia della Asst Valle Olona, che a seguito delle analisi ha evidenziato la presenza del virus in quasi tutti i campioni fecali esaminati.

Perché un boom di contagi

I Norovirus o virus di Norwalk, dalla località in cui furono studiati per la prima volta, appartengono alla famiglia dei Caliciviridae. Sono molto contagiosi: possono infatti bastare poche particelle virali per dare origine a un’infezione. Al momento si conoscono tre tipi di Norovirus che possono infettare gli esseri umani e sono la causa più comune delle gastroenteriti acute non batteriche.

Tutti questi ceppi riescono a sopravvivere in condizioni ambientali estreme, oltre che a temperature basse e molto elevate. Questo li rende particolarmente difficili da eliminare e anche questo favorisce il contagio. “Il Norovirus è particolarmente contagioso e può causare sintomi molto intensi, come vomito e diarrea profusa, ma di solito non è più pericoloso di altre infezioni intestinali” conferma il professor Pregliasco. “Tuttavia, nei bambini piccoli, negli anziani e nelle persone con un sistema immunitario fragile, il rischio di disidratazione può essere maggiore, rendendo necessaria un’attenzione particolare.”

Come si trasmette

Il contagio con il Norovirus avviene in tre modi:

  • direttamente dalla fonte contaminata dal virus,
  • da persona a persona
  • toccando oggetti in cui sono presenti particelle virali.

Vediamoli nel dettaglio.

1) Contagio dalla fonte

In questo caso l’infezione si contrae per aver bevuto acqua contaminata, oppure con l’ingestione di alimenti lavati con acqua (come frutta e ortaggi che poi si consumano crudi) o, ancora, lavandosi i denti e ingerendo quindi anche piccole quantità di acqua.

2) Da persona a persona

Il contagio si trasmette per via orofecale, ossia attraverso il contatto con particelle virali presenti nelle feci del malato, per una igiene insufficiente delle mani. La trasmissione avviene anche per aerosol, ossia attraverso le minuscole goccioline di saliva e muco che si emettono tossendo, starnutendo o semplicemente parlando.

3) Dagli oggetti

Superfici varie, giocattoli, oggetti di uso comune possono essere contaminati da particelle virali provenienti dalla persona contagiata. Il contagio avviene toccando tali oggetti e portandosi la mano infetta al naso o alla bocca.

Sintomi

Circa 12-48 ore dopo essere entrati in contatto con il virus, si manifestano i sintomi tipici della gastroenterite, che è simile a quella di altre affezioni intestinali. Nei bambini i sintomi sono più evidenti e sono:

  • nausea
  • vomito
  • diarrea liquida
  • crampi addominali
  • a volte leggera febbre

I malesseri solitamente hanno una durata che varia da uno a quattro giorni. È importante, soprattutto nei bambini più piccoli, escludere che ci siano problemi di disidratazione, a causa del vomito e delle feci liquide. Per accertarsene, è importante controllare che il pannolino non sia asciutto. Se questo è asciutto, è bene segnalarlo al pediatra. Solitamente non si verificano complicanze serie.

Cure per la gastroenterite da Norovirus

Per identificare la gastroenterite da Norovirus esistono test rapidi che utilizzano  marker molecolari in grado di individuare rapidamente il virus in un campione biologico della persona malata. Per la gastroenterite da Norovirus non sono richieste cure particolari.

  1. È essenziale garantire un adeguato apporto di acqua, perché attraverso il vomito e le scariche diarroiche la persona perde notevoli quantità di liquido. I liquidi possono essere proposti freddi e con un cucchiaino per evitare che possano stimolare il riflesso del vomito.
  2. Per i primi giorni è opportuno seguire una dieta leggera, escludendo le proteine animali e i grassi, preferendo riso lesso, patate, carote al vapore.
  3. I bambini molto piccoli possono continuare a essere allattati al seno.
  4. Nel caso i sintomi non scompaiano dopo una settimana è opportuno contattare nuovamente il pediatra, che va sempre avvisato se la gastroenterite è comparsa in un bambino.

L’opinione di Pregliasco

“Se un bambino contrae la gastroenterite da Norovirus in combinazione con altri virus intestinali o in sequenza ravvicinata, il suo organismo può indebolirsi e impiegare più tempo per riprendersi” avverte il professor Pregliasco. “In questi casi, è fondamentale garantire un’adeguata idratazione e offrire una dieta leggera e facilmente digeribile. È essenziale monitorare attentamente eventuali segni di disidratazione, come scarsa emissione di urina, pallore, pelle secca o peggioramento delle condizioni. Se i sintomi persistono o peggiorano, è consigliabile consultare un medico per evitare complicazioni.”

4 regole per prevenire la gastroenterite da Norovirus

Non esiste un vaccino o un trattamento che renda immuni dal Norovirus. È possibile contrarre l’infezione diverse volte nella vita, perché il virus lascia un’immunità solo temporanea, pari a due mesi circa. È invece consigliabile osservare alcune strategie igieniche per evitare di ammalarsi e di diffondere il contagio.

  1. Usare guanti usa e getta e mascherine quando si entra in contatto con il malato
  2. Lavarsi spesso le mani con acqua calda e sapone strofinandole per almeno 20 secondi
  3. Non utilizzare alcol per pulire o disinfettare perché non è efficace
  4. Pulire le superfici con candeggina diluita.

 

 
 
 

In breve

Se il nostro bambino si ammala di gastroenterite da Norovirus è importante avvisare il pediatra, dargli da bere molti liquidi ed evitare il rischio di disidratazione controllando che il pannolino si bagni regolarmente.

 

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