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Il sovrappeso è sempre nemico della salute, ma lo è ancora di più se si soffre di diabete di tipo 2. La buona notizia? Riportare l’ago della bilancia entro valori normali aiuta a sconfiggerlo. La remissione, infatti, dipende dalla capacità delle cellule del pancreas che producono insulina di guarire e riprendere a funzionare normalmente.
Si può tornare indietro
Lo afferma una ricerca coordinata dal professor Roy Taylor dell’università di Newcastle, presentata a Berlino al congresso dell’Associazione europea per lo studio del diabete (Easd). Lo studio mette in discussione l’attuale certezza scientifica, secondo la quale questa funzione delle betacellule del pancreas è irreversibilmente persa in chi soffre di diabete di tipo 2. Invece ridurre il grasso attorno a fegato e pancreas sembra essere fondamentale per far sparire il diabete di tipo 2, ma la remissione si raggiunge solo se migliora la funzione delle cellule fabbrica-insulina in modo che queste possano far ripartire la produzione.
Alimentazione = cura
Un’indagine simile eseguita lo scorso anno su 298 persone con diabete di tipo 2 negli ultimi 6 mesi, aveva già dimostrato che una dieta ipocalorica seguita per 3-5 mesi, con la reintroduzione di cibo sano e un supporto a lungo termine per mantenere sotto controllo il peso, era stata in grado di “guarire” dal diabete quasi la metà dei partecipanti (46%) dopo un anno, contro appena 6 persone (4%) nel gruppo di controllo.
Importante il fattore tempo
Il gruppo di ricercatori inglesi però ha voluto approfondire questa scoperta cercando di scoprire come la perdita di peso può realmente far recedere il diabete e perché funziona per alcuni, ma non per tutti. Cosi gli studiosi hanno esaminato il contenuto di grasso nel fegato e nel pancreas e la funzionalità delle betacellule in un piccolo gruppo di partecipanti (58) al precedente studio: fra questi, 40 avevano ottenuto la remissione del diabete di tipo 2 in un anno di regime alimentare controllato. In questo periodo, entrambi i gruppi avevano perso pressoché lo stesso peso (16,2 Kg contro 13,4 Kg), con una riduzione simile del grasso nel fegato e nel pancreas e dei trigliceridi. Ma solo nei 40 guariti dal diabete si rilevava un miglioramento precoce e importante della funzione delle betacellule: dopo la perdita di peso hanno ricominciato a funzionare di nuovo, mentre lo stesso non si è verificato negli altri pazienti, che avevano il diabete da più tempo. In conclusione, più a lungo una persona convive col diabete, più è difficile recuperare la funzionalità delle cellule fabbrica-insulina.