È uno dei disturbi più frequenti. La celiachia, l’intolleranza al glutine, interessa infatti una persona su 100, a tutte le età a partire dai più piccoli. Eppure, ancora oggi spesso servono anni per arrivare a una diagnosi.
Tanti sono i campanelli d’allarme che fanno sospettare di essere davanti a un problema di celiachia e suggeriscono di approfondire l’indagine. La maggior parte interessa ovviamente l’alvo intestinale e comprende diarrea cronica, vomito, dolore addominale e importante meteorismo. Spesso nei bambini è presente scarso appetito, apatia e calo ponderale.
Alcuni sono insospettabili, si possono nascondere, per esempio, nella bocca e possono essere individuati dal dentista. La presenza di difetti dello smalto e la comparsa di afte ricorrenti possono essere segnali da non sottovalutare. L’infiammazione provocata dall’intolleranza al glutine, infatti, può interessare qualsiasi organo: non sempre provoca i tipici sintomi gastrointestinali di malassorbimento. Spesso, infatti, può manifestarsi attraverso altri segnali, come un’infiammazione di tipo autoimmune delle mucose, anche della bocca.
È così, soprattutto nei bambini. «I processi infiammatori legati alla celiachia vanno ad alterare le cellule deputate alla produzione dei cristalli che compongono lo smalto. Tali difetti, a seconda degli studi scientifici, sono presenti dal 10% al 90% dei pazienti con celiachia e più di frequente nei pazienti pediatrici, perché spesso la malattia insorge quando si formano i denti permanenti» spiega Marta Giraudi, esperta della Società italiana di Parodontologia e Implantologia (Sidp).
«La stomatite aftosa ricorrente è presente, a seconda degli studi, dal 16% al 41% dei celiaci» prosegue Giraudi. «Il meccanismo non è ben noto, ma potrebbe essere collegato a carenze associate alla ridotta assunzione di nutrienti a livello intestinale, in particolare deficit di ferro, folati e vitamina B12, così come agli elevati livelli infiammatori sistemici. Sembrerebbe, infine, esserci una correlazione, anche se non forte, tra celiachia e parodontite, ovvero infiammazione cronica delle gengive, del legamento e dell’osso sottostante».
Fonti / Bibliografia
- Afta della bocca: cos'è, cause, cure e come evitare - ISSaluteLe afte sono piccoli taglietti (ulcere) che si formano sui tessuti molli della bocca o alla base delle gengive. Nella maggior parte dei casi scompaiono da sole in una o due settimane, non si presentano sulla superficie delle labbra, come invece accade per l’herpes labiale, e non sono contagiose
- Celiachia - Istituto Superiore di Sanità
- SIdP