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In Europa sono più di 30 milioni le persone che si ammalano di asma, circa 3 milioni solo in Italia. Secondo l’OMS e GINA (Global Iniziative for Asthma) questa malattia è in costante aumento in tutto il mondo: sono infatti 180mila i decessi ogni anno, in Italia 500 (circa 2 morti ogni 3 giorni). Si stima che circa 9 milioni di italiani si ammalano di allergie respiratorie causate dai pollini, ma solo 4 milioni ricorrono alle cure.
Conta anche la zona in cui si vive
Il 15-20% della popolazione italiana soffre di allergie, soprattutto i giovani. Lo studio Isaya , una ricerca multicentrica pubblicata su Allergy, rivista ufficiale dell’European Academy of Allergy and Clinical Immunology (EAACI), ha esaminato circa 3.000 persone tra i 20 e i 44 anni in 9 città italiane. I risultati hanno evidenziato una netta differenza della presenza dell’asma sul territorio nazionale. La malattia sembra manifestarsi maggiormente nelle zone mediterranee che in quelle continentali e continua a crescere con l’aumento delle temperature medie.
I fattori ad alto rischio
Secondo l’OMS i casi di asma crescono del 50% ogni 10 anni e sarebbero associati al fenomeno dell’urbanizzazione, per via dell’aumento della popolazione nelle zone periferiche con alto tasso di degrado. Ciò significa che si tende a vivere in ambienti chiusi, con scarso ricircolo dell’aria, esposti ad acari e polvere e ad aree urbane fortemente inquinate. Sull’aumento della patologia sembrano poi influire anche altri fattori di rischio come fumo, obesità e scarsa attività motoria.
Le cure contro l’asma
L’ISS ricorda che l’asma è una malattia cronica che può essere tenuta sotto controllo, ma non esistono trattamenti risolutivi. Oggi è possibile ridurre gli attacchi d’asma, i sibili, la tosse e le difficoltà respiratorie tramite il ricorso a farmaci, come pillole e spray. Gli esperti raccomandano di effettuare sempre una visita approfondita per individuare il tipo di attacco e la cura più idonea.