Bambino allergico: al via un nuovo sito scientifico per i genitori

Redazione A cura di “La Redazione”

Per il bambino allergico tante informazioni dalla Società italiana di allergologia e immunologia pediatrica per prevenire e curare tutti i tipi di allergie

Bambino allergico: al via un nuovo sito scientifico per i genitori

Negli ultimi 20 anni le allergie nei bambini sono cresciute tantissimo: solo in Italia più di 250mila piccoli in età-prescolare sono allergici. La prevenzione è fondamentale per aiutare il bambino allergico, ma i genitori devono sapere come fare. La Siaip, la Società italiana di allergologia e immunologia pediatrica, in collaborazione con Nestlé (azienda specializzata in alimentazione per l’infanzia), ha dato il via a una campagna informativa specifica per aiutare i genitori di un bambino allergico o di chi potrebbe diventarlo.

Un sito ufficiale a misura di genitori

È da poco on line il sito

www.allergiebaby.it, dove si possono trovare tante informazioni utili, scientificamente corrette, sulle allergie: quali sono, come riconoscerle, le conseguenze possibili e soprattutto come prevenirle. Vi è poi un interessante test per scoprire in poche domande il rischio che corre il proprio figlio di diventare un bambino allergico.

Prevenzione fin dai primi mesi

In caso di rischio allergico, occorre prestare attenzione fin dai primi mesi di vita del bambino. La Siaip consiglia di allattare il bebè al seno in modo esclusivo fino ai 6 mesi di vita e poi di proseguire per tutta la durata dello svezzamento. Questo va fatto partire, in ogni caso, non prima dei 4 mesi di età, cercando di inserire gradualmente tutti gli alimenti e proponendo i nuovi cibi uno alla volta, così da facilitare l’accettazione e l’individuazione tempestiva di eventuali allergie. Per precauzione, sarebbe meglio rimandare a dopo l’anno di età l’inserimento di kiwi, sedano, frutta a guscio e crostacei.

In breve

ATTENZIONE ALLA FAMILIARITÀ

Non si conoscono ancora bene che cosa possa scatenare un’allergia. Di sicuro, però, la familiarità gioca un grande ruolo. È sufficiente che mamma o papà, fratello o sorella siano allergici, per aumentare fino a oltre il 50% il rischio di allergia nel piccolo. 

Pubblicato il 15.3.2013 Aggiornato il 15.3.2013
Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Le domande della settimana

Andamento lento delle beta-hCG, ma il cuoricino batte …

10/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Una volta visualizzati con l'ecografo l'embrione e il battito del cuoricino, non serve assolutamente più dosare le beta-hCG, che nulla rivelano sul futuro della gravidanza. Molto meglio attendere il successivo controllo ecografico.   »

Mancanza di autonomia a 41 anni e con un bimbo piccolo

09/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

I disturbi dell'umore sono spesso assolutamente invalidanti per loro precisa caratteristica: non c'è da farsene una colpa, la volontà non c'entra e non basta certo a risolverli.   »

Mancato accollamento: proseguirà la gravidanza?

09/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

A 10 settimane di gravidanza con un feto vitale e che cresce secondo le aspettative ci sono ottime probabilità che la situazione evolva nel migliore dei modi.   »

IgG positive IgM negative: immune o no alla toxoplasmosi?

04/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

IgG positive IgM negative emerse dal toxotest esprimono che la toxoplasmosi è stata contratta in passato, assicurando un'immunità nei confronti dell'infezione.   »

Fai la tua domanda agli specialisti