Asma allergica: si può prevenire nei primi 12 mesi

Redazione A cura di “La Redazione”

  Il rischio di soffrire di asma allergica si dimezza se, nel primo anno di vita, si limita l’esposizione del bimbo ai comuni allergeni

Asma allergica: si può prevenire nei primi 12 mesi

 

Per prevenire l’asma allergica è importante agire nel primo anno di vita. Secondo uno studio dell’università di Southampton, in Gran Bretagna, è in questo periodo che si pongono le basi per determinare la propensione alle allergie dei bimbi. L’esposizione ridotta ai comuni allergeni nel primo anno di vita diminuisce il pericolo di ammalarsi di asma allergica, e non solo, da adolescente.

Uno studio durato 23 anni

La ricerca inglese, per studiare come prevenire l’asma allergica, ha seguito per ben 23 anni un gruppo di 120 bambini sottoposti fin dalla nascita a livelli ridotti di comuni allergeni: prodotti lattiero-caseari, uova, soia, pesce e noci. In più, le famiglie di questi bambini si sono impegnate a seguire particolari accorgimenti anti-allergie, come coperture in vinile per materassi e pesticidi per uccidere gli acari della polvere. Tutti i bambini erano allattati al seno.

Rischio dimezzato da giovani

I risultati sono stati netti: a 18 anni il 27% degli individui seguiti nel gruppo di controllo, quindi esposti normalmente ai potenziali allergeni comuni, aveva sviluppato l’asma rispetto al solo 11% del gruppo sottoposto alla strategia di “bassa prevenzione” imposta dalla studio.

In breve

ATTENZIONE ALLA DIETA E AGLI ACARI

Secondo lo studio inglese, le strategie di prevenzione dell’asma da seguire nei primi anni sono quelle dietetiche, come limitare il consumo di prodotti lattiero-caseari, uova, soia, pesce e noci, e quelle contro gli acari della polvere, come ricoprire i materassi e utilizzare gli spray appositi anti-acari.

Pubblicato il 24.4.2013 Aggiornato il 24.4.2013
Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Le domande della settimana

Acido folico: è pericoloso non averlo assunto fino alla 16^ settimana?

08/09/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

L'integrazione di acido folico è raccomandata nel periodo preconcezionale fino al termine del primo trimestre, tuttavia grazie alla nostra alimentazione non si rischiano gravi carenze, quindi se per qualunque ragione non è stato impiegato quando si doveva è facile che non emergano problemi.   »

Valore delle beta: le settimane come vengono conteggiate?

05/09/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

La tabella di riferimento in cui sono riportati i valori desiderabili delle beta hCG considera le settimane di gravidanza in modo diverso dal calendario ostetrico. Più di preciso, rispetto a questo indica due settimane in meno.   »

Assenza di un rene scoperta dalla morfologica: che succederà alla nascita?

03/09/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

Un bimbo che nasce senza un rene, se non vi sono altre anomalie (malformazioni o patologie cromosomiche o genetiche), può contare su un'aspettativa e una qualità di vita sovrapponibili a quelle della popolazione generale.  »

Fai la tua domanda agli specialisti