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Il 19% degli adulti americani ritiene di essere allergico ad alcuni cibi, anche se i sintomi non corrispondono realmente a un quadro allergico. Lo ha evidenziato uno studio recente sulle allergie condotto su 40.000 adulti, pubblicato sulla rivista medica JAMA Network Open.
Meglio evitare l’auto-diagnosi
Secondo i dati, oltre il 10% degli adulti negli Usa è allergico ad alcuni cibi, ossia circa 26 milioni di persone. Come sottolinea il principale autore dello studio, Ruchi Gupta, professore di pediatria alla Northwestern University Feinberg School of Medicine, “solo una persona su 10 soffre di allergie alimentari, mentre quasi il doppio pensa di essere allergico agli alimenti, anche se i sintomi possono suggerire un’intolleranza alimentare o altre condizioni”. I ricercatori hanno anche appurato che solo la metà degli adulti con allergie aveva ricevuto una diagnosi vera e propria e meno del 25% possedeva la prescrizione di adrenalina, fondamentale in caso di shock-anafilattico. Come ribadiscono gli esperti, è necessario consultare un medico per effettuare test scientificamente validati in caso di sospette allergie, prima di eliminare completamente alcuni alimenti dalla propria dieta.
Le allergie più diffuse
Negli Usa il podio delle allergie alimentari spetta ai frutti di mare, con oltre 7 milioni di adulti colpiti, al latte con 4,7 milioni di casi, e alle arachidi con 4,5 milioni. Seguono in ordine decrescente le allergie a frutta a guscio, pesce, uova, grano, soia e sesamo. Il fatto singolare emerso dai dati è che l’allergia ai frutti di mare insorge spesso in età adulta ed è molto frequente.