Allergie: sbagliate troppe diagnosi fai-da-te

Laura Raimondi A cura di Laura Raimondi Pubblicato il 20/02/2019 Aggiornato il 20/02/2019

Molti casi di presunte allergie in realtà non sono stati accertati dal medico e vengono gestiti in autonomia… sbagliando

Allergie: sbagliate troppe diagnosi fai-da-te

Il 19% degli adulti americani ritiene di essere allergico ad alcuni cibi, anche se i sintomi non corrispondono realmente a un quadro allergico. Lo ha evidenziato uno studio recente sulle allergie condotto su 40.000 adulti, pubblicato sulla rivista medica JAMA Network Open.

Meglio evitare l’auto-diagnosi

Secondo i dati, oltre il 10% degli adulti negli Usa è allergico ad alcuni cibi, ossia circa 26 milioni di persone. Come sottolinea il principale autore dello studio, Ruchi Gupta, professore di pediatria alla Northwestern University Feinberg School of Medicine, “solo una persona su 10 soffre di allergie alimentari, mentre quasi il doppio pensa di essere allergico agli alimenti, anche se i sintomi possono suggerire un’intolleranza alimentare o altre condizioni”. I ricercatori hanno anche appurato che solo la metà degli adulti con allergie aveva ricevuto una diagnosi vera e propria e meno del 25% possedeva la prescrizione di adrenalina, fondamentale in caso di shock-anafilattico. Come ribadiscono gli esperti, è necessario consultare un medico per effettuare test scientificamente validati in caso di sospette allergie, prima di eliminare completamente alcuni alimenti dalla propria dieta.

Le allergie più diffuse

Negli Usa il podio delle allergie alimentari spetta ai frutti di mare, con oltre 7 milioni di adulti colpiti, al latte con 4,7 milioni di casi, e alle arachidi con 4,5 milioni. Seguono in ordine decrescente le allergie a frutta a guscio, pesce, uova, grano, soia e sesamo. Il fatto singolare emerso dai dati è che l’allergia ai frutti di mare insorge spesso in età adulta ed è molto frequente.

 

 

 
 
 

Da sapere!

Sono necessari ulteriori studi per comprendere come mai negli Stati Uniti sia così persistente l’allergia ai crostacei e la sua frequenza massiccia da adulti.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Gravidanza indietro di 5 giorni secondo l’ecografia e rispetto all’atteso

15/11/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Una differenza di appena 5 giorni tra la settimana di gravidanza individuata in base al calcolo ostetrico (che conta le 40 settimane di gravidanza a partire dalla data di inizio dell'ultima mestruazione) e quanto rilevato dall'ecografia non è significativa, tant'è che non suggerisce di ridatare la gravidanza....  »

Raffreddore perenne e tosse in un bambino di 10 anni

14/11/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

Per quanto strano possa sembrare, a volte certi sintomi manifestati da un bambino già grandicello sono psicosomatici, cioè sono causati da un problema di tipo emotivo-comportamentale.   »

Quanti carboidrati al giorno durante la gravidanza?

11/11/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Rosa Lenoci

In generale, per le donne in gravidanza, si consiglia un apporto di carboidrati che varia dal 45 al 60% dell'apporto calorico totale giornaliero. Questo significa che se una donna in attesa ha un fabbisogno di 2.200 Kcal al giorno, tra 990 e 1.320 Kcal dovrebbero provenire dai carboidrati.  »

Fai la tua domanda agli specialisti