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Solo in Italia le persone allergiche sono circa il 25% della popolazione: il 15% in più degli anni ’50. E molti sono proprio bambini. Tenere a bada i sintomi e avere una qualità di vita migliore, però, non è impossibile. Basta seguire alcuni accorgimenti. Come i sei suggeriti dal dottor Guglielmo Meregalli, allergologo del Centro Medico Santagostino di Milano.
Non avere paura delle cure
Per prima cosa le persone che soffrono di allergie e i genitori dei bambini allergici non devono avere timori di alcun tipo nel seguire le cure prescritte dal medico. I farmaci antistaminici non vanno considerati come un’ultima spiaggia da usare solo quando i sintomi diventano intollerabili. Al contrario, sono trattamenti da impiegare fin dalle prime fasi. Se lo specialista li ha consigliati, significa che servono: se presi appena comparsi i sintomi, in molti casi, riescono a bloccare o contrastare lo sviluppo della reazione infiammatoria, dando grande sollievo.
Non sospendere gli antistaminici
La tentazione è forte: nel momento in cui ci si sente meglio, molti pensano di poter interrompere le cure. Invece, in linea di massima, chi soffre di rinite allergica stagionale e asma allergico dovrebbe usare gli antistaminici ogni giorno, in maniera continuativa. Solo in questo modo, infatti, si riesce a ottenere un buon controllo sulle manifestazioni. È importante attenersi sempre a quanto stabilito dal medico.
Ricorrere ai farmaci di ultima generazione
Nemmeno quando l’uso di antistaminici si associa alla comparsa di sonnolenza è il caso di rinunciare alle cure. Occorre sapere che i farmaci di ultima generazione raramente causano questo effetto collaterale e che, in ogni caso, dopo qualche giorno esso tende a scomparire. Fra l’altro, stanchezza e debolezza dipendono più spesso dalle allergie che dai trattamenti. Il medico potrebbe anche valutare l’opportunità di prescrivere un altro principio attivo.
Rivolgersi al medico se si sospetta un’allergia
Se una persona sospetta di soffrire di allergie, o sospetta che ne possa soffrire il figlio, dovrebbe rivolgersi in prima battuta al proprio medico di fiducia o al pediatra. Sarà il medico a stabilire come procedere, se prescrivere una cura o indirizzare da uno specialista allergologo.
Evitare le diete fai da te
Una persona allergica ai pollini, in genere, può mangiare qualsiasi cibo. Solo una piccola percentuale, infatti, soffre delle cosiddette “reazioni crociate” con alcuni alimenti, come la frutta. Solo se dopo aver mangiato si avvertono sintomi come prurito sulle labbra e sul palato, allora, è il caso di parlarne con il medico per fare chiarezza.
Fare attenzione al contatto con i gatti
Chi è allergico al pelo dei gatti dovrebbe evitare di tenere questi animali in casa. Tuttavia, occorre sapere che se i sintomi sono lievi, si può convivere con un gatto.