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La sindrome da ipotensione supina, conosciuta anche come sindrome vena cava in gravidanza, è uno dei tanti mutamenti che avvengono durante i nove mesi e che talvolta danno origine a qualche problema. Si tratta in breve di un disturbo circolatorio che si verifica quando, negli ultimi mesi di gravidanza, ci si distende sulla schiena schiacciando la vena cava – un’importante vena che si trova nella cavità addominale – con il peso dell’utero e impedendo così al sangue di fluire liberamente, con un conseguente abbassamento della pressione arteriosa. I sintomi possono essere capogiri, pallore, sudorazione e svenimenti. Per fortuna evitare che questo accada non è difficile, basta assumere una posizione corretta per dormire in gravidanza, ovvero sul fianco sinistro, in modo da permettere un maggior flusso di sangue al condotto venoso.
Dove si trova la vena cava e che ruolo ha
La vena cava è il tronco venoso più ampio del nostro corpo. Si trova nella cavità addominale destra e ha un compito importante: quello di raccogliere il sangue povero di ossigeno da tutte le vene periferiche e di trasportarlo al cuore. Più nel dettaglio, possiamo distinguere la vena cava inferiore, che raccoglie il sangue proveniente dalle gambe e dall’addome, e la vena cava superiore. È la vena cava inferiore che in genere nell’ultimo trimestre di gravidanza può essere compressa dal peso dell’utero durante il riposo. Quando questo accade il sangue fa fatica a circolare e la pressione arteriosa diminuisce, dando luogo ai disturbi tipici della sindrome della vena cava.
Sintomi che c’è compressione della vena cava in gravidanza
La crescita del feto nell’utero provoca numerosi cambiamenti e anche qualche disagio proprio per la sua esigenza di trovare uno spazio sempre maggiore all’interno del corpo della mamma. Basti pensare che l’utero normalmente pesa circa 70 grammi, mentre verso la fine della gravidanza arriva a pesare circa un chilo, a cui aggiungere un litro circa di liquido amniotico e tre chili e oltre di feto. Tra i disturbi a cui si può andare incontro c’è anche una compressione meccanica della vena cava e dell’aorta addominale, che determinano delle variazioni della pressione arteriosa e in particolare della pressione diastolica, cioè il suo valore minimo, che tende a diminuire. Questo provoca una diminuzione del ritorno venoso al cuore e di conseguenza la riduzione della gittata cardiaca; allo stesso tempo si ha un innalzamento della pressione femorale, che può causare un edema gravidico degli arti inferiori.
I sintomi della sindrome della vena cava in gravidanza, che si può manifestare durante il secondo o il terzo trimestre di gravidanza quando la futura mamma è in posizione supina, sono:
- calo della pressione sanguigna;
- sudorazione;
- pallore;
- nausea;
- vertigini;
- tachicardia;
- difficoltà di respirazione;
- capogiri;
- sensazione di svenimento;
- edema delle gambe.
Ci sono rischi per il feto?
Quando si riposa o si dorme in posizione supina non si rischia solo di accusare i sintomi dovuti alla compressione della vena cava, ma si potrebbe mettere a rischio anche la salute del proprio bimbo. In questa posizione, infatti, i parametri cardiovascolari materni peggiorano, ma anche l’ossigenazione fetale subisce delle alterazioni: alcuni studi sembrerebbero avvalorare una correlazione tra questa posizione e il rischio di morte fetale in utero; si raccomanda quindi di non dormire abitualmente in posizione supina, soprattutto nell’ultimo periodo della gravidanza.
La posizione corretta per dormire
La compressione della vena cava in gravidanza si verifica quando la donna è distesa in posizione supina, cioè sdraiata a pancia in su. Non appena si avvertono i sintomi è quindi meglio cambiare posizione. Ma come dormire comodamente durante la gravidanza? Per evitare la sindrome della vena cava in gravidanza si può ad esempio dormire sul fianco sinistro o su quello destro con le gambe leggermente flesse. In generale si consiglia di dormire sul fianco sinistro, in modo da agevolare maggiormente il flusso sanguigno della vena cava (situata a destra dietro il fegato), magari aiutandosi anche con uno o più cuscini per trovare una posizione davvero comoda, che permetta di riposare al meglio. A questo proposito si possono usare anche alcune tipologie di cuscini studiate appositamente per la gravidanza, anche per evitare il mal di schiena, un altro disturbo molto comune in gravidanza. Si tratta di cuscini tubolari o a forma di mezzaluna, che possono essere posizionati tra le ginocchia oppure per sostenere il pancione e migliorare così la qualità del sonno in gravidanza. In un secondo momento possono essere utilizzati anche come cuscino per l’allattamento.
Foto di copertina di Andrea Piacquadio da Pexels