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“Ma sei incinta?”: è la domanda che viene spesso spontanea quando il viso di una donna appare particolarmente bello e raggiante. E non si tratta solo di una bellezza-specchio dell’anima dovuta alla felicità di aspettare un bambino, ma anche di una vera e propria trasformazione che la pelle subisce fin dalle prime settimane di gravidanza, sia a livello del viso sia del corpo.
A regalare un incarnato luminoso e turgido alla futura mamma sono gli ormoni della gravidanza. Gli estrogeni, in particolare, stimolano le cellule cutanee a moltiplicarsi più rapidamente per permettere al pancione di dilatarsi progressivamente per rendere possibile lo sviluppo del feto al suo interno.
Di conseguenza aumenta il trofismo della pelle sia a livello superficiale (epidermide) sia a livello profondo (derma). Il trofismo cutaneo è lo stato di salute in cui si trova la pelle e consiste nell’insieme dei fattori che le assicurano elasticità, turgore e idratazione.
A favorire il trofismo e lo spessore cutaneo concorrono sia le cellule del derma (i fibroblasti), che in gravidanza producono una maggiore quantità di collagene ed elastina (fibre elastiche di sostegno), sia quelle dell’epidermide (i cheratinociti), che si rinnovano più rapidamente assicurando una adeguata idratazione e uno “scudo protettivo” (strato corneo) trasparente e luminoso.
In gravidanza infatti le cellule morte superficiali si staccano più rapidamente, lasciando il posto ad altre più giovani e fresche, che donano appunto quel tipico aspetto radioso di bellezza e benessere.
Perché in gravidanza possono comparire brufoli e macchie?
Capita a volte che gli ormoni possano provocare pelle lucida, brufoli o acne come conseguenza di un’eccessiva reazione della pelle agli stimoli degli stessi ormoni, gli estrogeni e il progesterone.
Questi, infatti, oltre che sulle cellule cutanee, agiscono anche sulle ghiandole sebacee (che sono incaricate di produrre il sebo, cioè il grasso) e possono far aumentare in modo spropositato la formazione di sebo, rendendo la pelle grassa e favorendo la comparsa di brufoli e acne.
Sempre per colpa degli ormoni, possono verificarsi anche altri sintomi, come l’aumentata irritabilità della cute: in gravidanza è facile che la pelle diventi ipersensibile e soggetta a reazioni di intolleranza, anche nei confronti di sostanze che prima non creavano alcun problema.
In altri casi possono comparire sul viso antiestetiche macchie marroni (dette “maschera della gravidanza” o, in termini medici, “cloasma gravidico”) sempre dovute all’azione degli ormoni che, stimolando lo sviluppo delle cellule in genere, sollecitano anche la produzione di pigmenti scuri da parte delle cellule addette allo scopo (i melanociti), responsabili anche dell’abbronzatura.
Per lo stesso motivo anche gli eventuali nevi (nei) o le lentiggini presenti possono crescere di dimensioni e scurirsi ulteriormente.
Come evitare brufoli e macchie scure in gravidanza?
In caso di comparsa di brufoli o acne, è consigliabile rivolgersi a un dermatologo specificando di essere in gravidanza: lo specialista potrà indicare la cura adatta.
Se i brufoli si presentano in forma lieve, spesso è sufficiente seguire scrupolose regole di igiene e detersione utilizzando prodotti ipoallergenici per pelli grasse.
Per prevenire la comparsa di macchie scure, uno degli accorgimenti più importanti da seguire in gravidanza è quello di non esporsi al sole quando l’irraggiamento è più forte, vale a dire nelle ore centrali della giornata, e in ogni caso mai senza una protezione totale: vanno usati esclusivamente prodotti solari con un indice di protezione 50+ o 100+.
I raggi Uva e Uvb, infatti, aumentano il rischio di comparsa delle macchie scure o ne intensificano la presenza. Per lo stesso motivo è altrettanto importante non usare le lampade ai raggi ultravioletti, che possono risultare ancora più pericolose del sole.
Inoltre, poiché i raggi Uva e Uvb sono presenti tutto l’anno (anche se con una intensità inferiore rispetto all’estate), è consigliabile utilizzare sempre una crema da giorno dotata di filtri protettivi.