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Man mano che il pancione cresce alcuni gesti quotidiani della futura mamma, come salire le scale, portare le borse della spesa e camminare velocemente possono richiedere un maggiore sforzo e provocare il fiatone. Per tenere sotto controllo la situazione è bene cercare di limitare gli sforzi. Nei nove mesi tutto l’organismo è sottoposto a cambiamenti più o meno evidenti che possono dare luogo a una serie di disturbi, la cui comparsa è del tutto naturale nel corso della gravidanza. Uno dei più frequenti dell’attesa è l’affanno, ossia la sensazione di fiato corto che si presenta durante uno sforzo, a volte anche minimo.
È un problema molto comune
Se normalmente si prova affanno solo quando si compiono sforzi di un certo tipo, in gravidanza questa sensazione può comparire in seguito ad attività anche leggere. Il fatto stesso di aspettare un bambino, infatti, implica un po’ di stanchezza e fatica. Con il passare dei mesi, poi, diventa tutto più difficile. Infatti, l’ingrossamento del feto e dell’utero si ripercuote sull’organismo della mamma.
Da che cosa dipende
L’utero esercita una pressione sul diaframma, un muscolo che svolge un ruolo importante nella respirazione e che, a sua volta, finisce con lo spingere sui polmoni. Il risultato è che in gravidanza la respirazione diventa più “corta” e complicata. Inoltre, l’ingombro e il peso del pancione affaticano la mamma, che dunque si stanca e ha l’affanno facilmente.
Cerca di rallentare i ritmi
Contro l’affanno in gravidanza non si può fare molto. È necessario riposare il più possibile ed evitare le attività più impegnative. Non appena la respirazione diventa ansimante, è bene fermarsi e riprendere letteralmente fiato. In questo modo, non si espone il proprio organismo e quello del bebè a eventuali rischi.
Sì a una blanda attività fisica
Questo non significa che si debba rinunciare a muoversi. Al contrario: una leggera attività fisica è di grande aiuto per tutta la gravidanza. Infatti, potenzia i muscoli respiratori e aumenta la capacità di respirazione. Senza dimenticare tutti gli altri vantaggi. Sì, dunque, a praticare sport, come camminata non troppo veloce, nuoto, ginnastica dolce. Ci si può allenare 30-45 minuti, anche tutti i giorni.