I motivi alla base sono diversi, ma il principale è dovuto sicuramente all’innalzamento dell’età delle donne che affrontano la gravidanza: basti pensare che se nel 1980 le donne incinte con età superiore ai 35 anni erano solamente il 5 per cento del totale delle future mamme, oggi nel Nord Italia raggiungono addirittura il 20-25 per cento, proprio perché si è spostata notevolmente in avanti l’età in cui le donne decidono di diventare mamme. E, anche se di per sé l’età non rappresenterebbe un fattore di rischio per l’andamento della gravidanza, è correlata a un aumento di malattie che incidono sulla gravidanza stessa, come il diabete o l’ipertensione, cioè la pressione alta.
Gravidanze ad alto rischio, cosa sono?
A cura di “La Redazione”
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Le gravidanze ad alto rischio, così chiamate per distinguerle da quelle fisiologiche o a basso rischio, sono in aumento in Italia e rappresentano circa il 15 per cento del totale
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