Questo disturbo, che provoca anche una sensazione di dolore, è causato dalla stasi venosa: il sangue fa più fatica a risalire dalle parti periferiche (gli arti inferiori) verso il cuore e tende a ristagnare all’interno delle vene, le cui pareti cedono e si rilassano. Il rallentamento della circolazione sanguigna fa subentrare un circolo vizioso: maggiore è la stasi venosa, infatti, maggiore risulta l’indebolimento e la dilatazione delle pareti delle vene e, quindi, sempre più lenta è la risalita del sangue verso il cuore. In rari casi si può giungere anche all’insufficienza venosa, una malattia delle gambe caratterizzata da senso di pesantezza, gonfiori, capillari dilatati (riconoscibili come segni rosso-bluastri) e spesso vene varicose (vene visibili e in rilievo).
Che cosa fare
- Sollevare le gambe quando si dorme, infilando un cuscino sotto il materasso all’altezza dei piedi per favorire il ritorno del sangue verso il cuore.
- Non accavallare le gambe e non stare a lungo in piedi: in particolare stare sedute accavallando le gambe causa la compressione delle vene ostacolando la circolazione.
- Eseguire della ginnastica: fare alcuni esercizi, magari di ginnastica dolce, è molto utile per la circolazione: ad esempio, sdraiate su un tappetino, si può eseguire il movimento della bicicletta. In alternativa, si può optare per lunghe passeggiate ogni giorno. Un altro esempio di esercizio particolarmente indicato per chi sta a lungo in piedi è alzarsi sulle punte e molleggiare per qualche secondo, riappoggiando poi la pianta del piede sul pavimento.