Argomenti trattati
Alla fine del settimo mese l’utero misura circa 32 centimetri dalla sinfisi pubica (ovvero la giuntura tra le ossa del pube) fino alla sua estremità superiore, che si può sentire 12 centimetri sopra l’ombelico. La futura mamma potrebbe avere la sensazione di non avere più spazio nell’addome: l’utero, infatti, è cresciuto molto nelle ultime settimane, al passo con lo sviluppo del bambino nel pancione, e continuerà a crescere ancora. La quantità di liquido che circonda il piccolo raggiunge in questo mese il massimo livello: nelle settimane successive, il feto continuerà a crescere, ma parte del liquido sarà riassorbito dal corpo e questo farà sì che egli abbia meno spazio per muoversi. Alla fine dell’ottavo mese, cioè alla 36ª settimana, l’utero misura circa 36 centimetri e si spinge oltre la linea dell’ombelico di circa 14 centimetri.
Ma ecco come il pancione cresce negli ultimi tre mesi di gravidanza.
SETTIMO MESE
Con il settimo mese la gravidanza entra ufficialmente nel terzo trimestre: si tratta di un mese molto importante nel quale il feto ha uno sviluppo decisamente importante. Alla fine del settimo mese il bimbo raggiunge una lunghezza di 25 centimetri dalla testa al sederino (pari a 35 centimetri dalla testa ai piedini) e un peso di circa 1 chilo e 100 grammi.
Di conseguenza la pancia si trasforma in un vero e proprio pancione e si protende verso l’esterno, spesso costringendo la futura mamma ad assumere il tipico portamento “compensativo”, con la schiena inarcata.
Inoltre, proprio a causa dell’espansione dell’utero che va a comprimere i visceri, e in particolare i polmoni, in questo periodo aumenta decisamente la sensazione di fame d’aria e la difficoltà a respirare.
Una curiosità: un tempo, quando non esisteva ancora l’ecografia, si cercava di indovinare il sesso del nascituro dalla forma del pancione al settimo mese. Pancia ovoidale o “appuntita” uguale maschietto, pancia rotonda uguale femmina. Pancia bassa, maschio; pancia alta, femmina.
OTTAVO MESE
Durante l’ottavo mese si ha un rallentamento dello sviluppo dell’utero: il pancione cresce ancora un po’, ma non in modo vistoso. Alla fine del mese, cioè alla 35a settimana, il bimbo pesa mediamente 2 chili e mezzo ed è già lungo circa 45 centimetri (33 centimetri dalla testa al sederino).
Si tratta in sostanza di un periodo di assestamento, in cui l’utero conquista un suo spazio definitivo costringendo i visceri ad adattarsi di conseguenza e ad accontentarsi di uno spazio notevolmente ridotto per lo svolgimento delle loro normali funzioni.
Per la futura mamma continuano ovviamente i disagi tipici degli ultimi mesi di gravidanza, come la difficoltà respiratoria e la necessità di fare spesso pipì a causa della vescica schiacciata.
NONO MESE
Dalla 36a alla 40a settimana il bimbo finisce di crescere, raggiungendo in media i 3 chili e mezzo di peso e 48 centimetri circa di lunghezza totale (38 dalla testa al sederino).
Nel frattempo si verificano le prime “prove di nascita”. Il piccolo spinge con le gambine contro la parete dell’utero come se volesse prepararsi a uscire e questo fatto fa assumere al pancione strane forme in movimento che durano comunque poco tempo.
Arrivano inoltre le prime false contrazioni, che fanno credere di essere vicine al travaglio e invece no… bisogna aspettare ancora.
Va precisato che alla 37a-38a settimana la futura tira letteralmente un sospiro di sollievo, perché, come si dice, “la pancia è scesa”, e quindi può iniziare a respirare più facilmente. Questa espressione indica che il bambino è sceso verso il basso per posizionarsi nella pelvi verso il canale di parto. La maggior parte dei nascituri si presenta con la testa verso il basso, pronto per venire alla luce nel modo più naturale.