Movimenti del feto: controllarli non basta a scongiurare la morte in utero

Miriam Cesta A cura di Miriam Cesta Pubblicato il 28/01/2019 Aggiornato il 28/01/2019

I ginecologi raccomandano di controllare sempre i movimenti del feto. Ma questa metodica riesce a prevenire solo 5 casi di morte in utero su 10mila

Movimenti del feto: controllarli non basta a scongiurare la morte in utero

Per evitare la morte in utero non è sufficiente controllare i movimenti del feto: l’efficacia di questa metodica è stata messa in discussione da uno studio dell’Università scozzese di Edimburgo pubblicato sulla rivista medica The Lancet, da cui è emerso che, contrariamente a quanto ritenuto finora, controllare i movimenti del feto non sarebbe da solo uno strumento efficace di prevenzione.

Il lutto fantasma

Ogni giorno a livello globale muoiono prima di nascere, anche poche settimane o addirittura alcuni giorni prima del parto, circa 7.200 bambini, vale a dire più di due milioni e mezzo all’anno. Le future mamme e i futuri papà che hanno visto infrangersi il loro sogno di genitorialità ancora prima che iniziasse li chiamano “lutti fantasma”.

Oltre 400mila gravidanze sotto esame

I ricercatori scozzesi hanno seguito tra il 2014 e il 2016 oltre 400mila gravidanze in 33 ospedali distribuiti tra Gran Bretagna e Irlanda. Le future mamme, alle quali era stato spiegato dai ricercatori a controllare (cioè a contare e a riconoscere) i movimenti del feto a partire dalla 24a settimana di gravidanza dovevano prestare attenzione ai movimenti del bambino e in caso di anomalie dovevano allertare i medici che avrebbero eventualmente anticipato il parto.

Un metodo dubbio

A conti fatti gli studiosi scozzesi hanno infine concluso che questa metodica da sola non è efficace per prevenire la morte in utero e che, attualmente, “i vantaggi che possono derivare dal controllo dei movimenti del feto rimangono non dimostrati”.

Risultati inferiori alle aspettative

Come ha spiegato Jane Norman, prima autrice dello studio e direttrice del Tommy’s Centre for Maternal and Fetal Health di Edimburgo, infatti, “questo studio è stato pensato per indagare un effetto maggiore o uguale al 30% nella prevenzione della morte in utero, ma i risultati indicano che, se un effetto positivo c’è, è molto più limitato di questo. L’essere consapevoli dei movimenti del bambino può aiutare a ridurre marginalmente i rischi di mortalità, ma è improbabile che da sola questa strategia sia affidabile per monitorare il benessere dei bambini nel grembo materno”.

Aumento di tagli cesarei

Non solo: a fronte di una riduzione dei tassi di morte in utero molto più limitata rispetto alle aspettative, questa strategia comporterebbe un aumento del numero di parti indotti e di cesarei.

 

 

 
 
 

Da sapere!

I ricercatori scozzesi precisano che le indicazioni per le donne incinte rimangono quelle di sempre: se si nota un cambiamento nei movimenti del feto è bene consultare immediatamente l’ostetrica o il ginecologo di fiducia.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola le settimane di gravidanza

Calcola la data presunta del parto

Calcola il peso del feto

Calcola la lunghezza del feto

Scegli il nome del tuo bambino

Controlla i valori Beta HCG

Le domande della settimana

IgG e IgM in relazione alla toxoplasmosi: cosa esprimono?

07/07/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Gli anticorpi IgG positivi segnalano che in passato ci si è ammalate di toxoplasmosi (quindi si è immunizzate), mentre gli anticorpi IgM positivi indicano che tale infezione è in corso (o comunque è stata sviluppata di recente). Se entrambi i tipi risultano negativi vuol dire che non si è immuni.   »

Battito lento nell’embrione: proseguirà la gravidanza?

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Il cuoricino dell'embrione può battere lentamente senza che questo sia per forza un brutto segno. Comunque sia, per sapere se la gravidanza evolverà si deve attendere il trascorrere dei giorni.   »

Sanguinamento per tutto il primo trimestre di gravidanza

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In caso di perdite ematiche che si protraggono per settimane, a giudizio del ginecologo curante può essere opportuno anche effettuare un tampone vaginale per escludere la presenza di microbi. Inoltre, può servire un'integrazione di magnesio, mentre non occorre stare a riposo assoluto.   »

Fai la tua domanda agli specialisti