Corso preparto: come sceglierlo, quando iniziare

Francesca Scarabelli A cura di Francesca Scarabelli Pubblicato il 27/10/2022 Aggiornato il 29/04/2024

È molto utile sia dal punto di vista fisico, per preparare il bacino e il pavimento pelvico al travaglio, sia per affrontare serenamente a livello psicologico le ultime settimane di gravidanza. Il corso preparto è una preziosa occasione di conoscenza e di confronto per tutti i futuri genitori.

donna incinta a corso preparto

Il corso preparto è importante per le gestanti e, in generale, per i futuri genitori. Proposto dalle strutture sanitarie pubbliche, da enti e associazioni differenti, si tratta di una serie di appuntamenti molto utili sia per affrontare in maniera più serena le ultime settimane di gravidanza sia per prepararsi anche fisicamente al momento del parto.
I corsi preparto non sono tutti uguali ma, anche se ognuno di essi è strutturato in maniera caratteristica, nella maggior parte dei casi si articolano in diversi appuntamenti, il cui numero può variare in base alla struttura del corso e agli esperti che lo organizzano. Molti prevedono due fasi distinte – una teorica e una pratica – che possono svolgersi in momenti differenti dello stesso incontro oppure nel corso di lezioni diverse. Spesso, inoltre, il percorso prevede degli incontri con specialisti in allattamento, anestesisti, psicologi e ostetriche. Ecco che cosa è importante sapere prima di scriversi a un corso preparto.

 

I vantaggi dei corsi preparto

I vantaggi offerti da questi corsi sono diversi. Innanzitutto, permettono alla donna di essere informata su ciò che l’aspetta: come vivere gli ultimi giorni dell’attesa, come riconoscere i segnali dell’imminente nascita del bambino, come affrontare le contrazioni e che cosa fare una volta giunta in ospedale. Si tratta di informazioni essenziali perché essere consapevoli di quello che succede o che potrebbe succedere aiuta le partorienti a gestire meglio l’ansia e la paura che inevitabilmente si provano nelle ultime settimane di gestazione e al momento del parto.
Frequentare corsi di questo tipo, inoltre, offre l’opportunità di imparare le tecniche di respirazione e rilassamento che possono tornare utili per contrastare il dolore delle contrazioni e accelerare la fuoriuscita del bebè. Alcuni corsi propongono anche delle attività fisiche utili a rinforzare i muscoli coinvolti al momento del parto e ad alleviare i fastidi tipici dell’attesa. Consentono quindi di acquisire maggiore fiducia e consapevolezza di sé e del proprio corpo, in vista di un evento così intenso, e di comprendere e affrontare i cambiamenti fisici e psicologici che si verificheranno. Durante le lezioni, gli esperti possono poi aiutare la donna a risolvere i suoi dubbi, tranquillizzarla e fornirle informazioni fondamentali.

Un’occasione per condividere e affrontare dubbi e paure

Non bisogna dimenticare che seguire un corso preparto permette di conoscere altre donne in attesa e e di scambiarsi consigli e suggerimenti. Si tratta di un vantaggio psicologico non indifferente durante un periodo delicato come la gestazione. Spesso, infatti, è più facile parlare ed entrare in sintonia con persone che magari si conoscono da poco ma che stanno vivendo esperienze simili alla propria, piuttosto che con i familiari o gli amici. Secondo gli esperti, condividere dubbi e timori, ma anche emozioni e sensazioni, con donne che si sentono vicine può aiutare a vivere meglio la situazione. Parlando si può scoprire di non essere le uniche ad avere paura del parto o dell’allattamento: ci si sente così meno sole e maggiormente comprese. In questo modo è più facile acquistare maggiore sicurezza nelle proprie capacità e sentirsi meno inadeguate. Senza dimenticare poi il lato pratico: la futura mamma che si incontra ogni settimana al corso preparto potrebbe diventare una buona amica una volta nato il bebè.

Cosa si fa in un corso preparto?

Il corso preparto, come abbiamo visto, è in genere articolato in diversi incontri tenuti da esperti, come ad esempio ostetriche, ginecologi, pediatri, psicologi, psicoterapeuti e altre figure adeguatamente formate in ambito materno-infantile. Durante la parte teorica del corso preparto in genere si affrontano insieme ad alcuni esperti argomenti come:
– l’anatomia della donna e del feto;
– le trasformazioni che avvengono nel corpo femminile e in quello del bambino nelle ultime settimane di gravidanza;
– le regole da seguire durante la gestazione;
– i segnali che anticipano la nascita;
– tutto quello che succede durante il travaglio e il parto;
– i metodi non farmacologici e farmacologici per il controllo del dolore;
– le manovre base per l’accudimento del neonato e l’allattamento;
– le problematiche a cui si può andare incontro nel post parto.

La parte pratica del corso preparto prevede la partecipazione attiva e diretta delle partorienti: gli esperti insegnano loro una serie di esercizi, movimenti e tecniche di respirazione che possono essere eseguiti in prossimità del parto, durante le contrazioni uterine e il travaglio, per favorire il rilassamento muscolare, allentare la tensione, favorire la discesa del bambino e alleviare i dolori. Alcuni corsi propongono anche esercizi o attività fisiche vere e proprie, da effettuare nelle ultime settimane della gravidanza in modo da rinforzare i muscoli coinvolti al momento del parto, aumentare il relax e migliorare i fastidi tipici dell’attesa, come il mal di schiena.

Perché fare un corso preparto?

Anche le Linee guida nazionali per l’assistenza alla gravidanza raccomandano la partecipazione ai corsi di accompagnamento alla nascita. Molti studi, infatti, hanno provato la loro efficacia nel diminuire il ricorso al taglio cesareo, nel ridurre le visite in ospedale prima dell’inizio del travaglio, quando le contrazioni “vere” non sono ancora arrivate, e nell’aumentare il successo dell’allattamento al seno. Le donne che prendono parte a questi incontri, infatti, sono più informate su ciò che riguarda la gravidanza, il parto, l’allattamento e le cure del neonato; riescono in generale a fare scelte più consapevoli durante l’esperienza della nascita e anche nei mesi successivi.

Come allenare il perineo per il parto?

Il ginecologo e l’insegnante del corso preparto possono suggerire alla donna una serie di esercizi da compiere a casa per favorire il rilassamento, allenare il respiro e aumentare la consapevolezza del proprio corpo. Ecco tre esempi:

  • in piedi, portare in avanti la testa lentamente, lasciarla cadere in avanti e rilassare la colonna vertebrale;
  • allargando un po’ le gambe, piegare le ginocchia leggermente e rilassare le braccia, fino a far cadere le mani sul pavimento. Riportandosi in posizione eretta, portare il peso del corpo dal centro a destra e poi dal centro a sinistra. Ogni volta fare un respiro tranquillo e profondo. Mentre si eseguono questi esercizi, cercare di sentire il proprio corpo, prendendo coscienza di ciò che stanno facendo i muscoli;
  • in ginocchio, con le ginocchia unite o appena distanziate, i talloni aperti e le dita dei piedi ravvicinate. Il busto è dritto, le braccia e le spalle rilassate e le mani appoggiate alle ginocchia, con i palmi rivolti verso l’alto. A occhi chiusi inspirare lentamente, fare una breve pausa a polmoni pieni, e poi espirare, sempre lentamente, aprendo gli occhi. Concentrarsi sul respiro e sulla capacità di estensione del torace.

Come scegliere il corso preparto?

Il corso preparto viene organizzato sia dagli ospedali, dalle Asl e dai consultori sia da realtà private, come centri sportivi o studi medici. Ce ne sono di vari tipi: da quelli solo teorici a quelli più pratici, che prevedono anche esercizi in acqua o movimenti di yoga. In genere si consiglia alla donna di scegliere il corso preparto che risponde meglio alle sue esigenze e alle sue caratteristiche. Se possibile, l’ideale sarebbe frequentare i corsi proposti dalla struttura in cui partorirà per prendere confidenza con l’ambiente e con il personale. Meglio ancora sarebbe fare i corsi con l’ostetrica che sta seguendo la gravidanza: in questo modo, solitamente, i benefici sono maggiori.
Questi corsi sono in genere tenuti da un’ostetrica, che rappresenta la figura professionale di riferimento in caso di donne con gravidanze a basso rischio, ma la presenza di altre figure professionali può essere un plus da valutare. Ci può essere ad esempio la collaborazione di psicologi e psicoterapeuti per trattare alcune tematiche come la depressione post partum.

Quando si inizia a fare il corso preparto?

 

In genere si inizia a seguire il corso a partire dal sesto-settimo mese di gravidanza. La durata minima, in genere, è di otto lezioni: in questo modo si può effettuare un percorso di preparazione completo. A volte è previsto anche un incontro dopo la nascita del bambino insieme al gruppo e alle ostetriche per condividere insieme la propria esperienza e per esporre dubbi e domande sui bisogni del neonato. La cosa migliore, in ogni caso, è quella di informarsi per tempo e prenotare il corso già entro la 24esima settimana di gestazione per assicurarsi che ci sia posto.

È utile anche per il futuro papà?

Molti corsi preparto sono aperti anche agli uomini oppure prevedono lezioni cui possono partecipare anche i futuri papà. È importante che l’uomo non si lasci sfuggire questa opportunità in modo da condividere un’esperienza significativa con la compagna e da apprendere nozioni importanti. Seguire una parte del corso, infatti, aiuta l’uomo a non sentirsi escluso e a vivere insieme alla partner un percorso molto significativo. In questo modo, inoltre, può capire meglio quello che accade nel corpo e nella mente di lei e quello che succederà in sala parto. Al corso il papà impara anche tutto quello che potrà fare al momento del travaglio e del parto, oltre che gli esercizi e le tecniche di respirazione utili alla compagna, così potrà aiutarla a esercitarsi a casa e per durante il travaglio, ritmando con lei l’inspirazione e l’espirazione.

Quanto costa un corso preparto?

In genere, per partecipare ai corsi organizzati dalle strutture pubbliche si deve pagare un ticket, che si aggira intorno ai 40-80 euro (ma varia da Regione a Regione). Il prezzo dei corsi privati, invece, varia a seconda del tipo di servizio: in media, si aggira sui 20-25 euro a incontro. Esistono, infine, anche corsi completamente gratuiti. La futura mamma, in abbinamento o in alternativa ai corsi preparto tradizionali può scegliere di seguire anche corsi di altro tipo, come la ginnastica preparatoria in acqua o un corso di yoga per le donne in gravidanza. Ciascuno di essi garantisce benefici mirati e possiede caratteristiche particolari. Da qualche anno esiste anche un’altra possibilità: i corsi preparto online, che garantiscono sicuramente maggiore praticità e comodità, ma riducono i vantaggi dell’interazione e del confronto.

 
 
 

In breve

Il corso preparto si articola in diversi incontri sia teorici che pratici, durante i quali la futura mamma potrà prepararsi al meglio all’esperienza del parto e all’accudimento del proprio bimbo nelle prime settimane di vita.

 

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola le settimane di gravidanza

Calcola la data presunta del parto

Calcola il peso del feto

Calcola la lunghezza del feto

Scegli il nome del tuo bambino

Controlla i valori Beta HCG

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Referto dell’ecografia morfologica: come capire se c’è qualcosa che non va?

28/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Se il medico che effettua l'ecografia morfologica non rileva anomalie, non ha senso arrovellarsi sul referto. Se ci fosse stato qualcosa che non va sarebbe stato comunicato. In Inghilterra non vengono rilasciati alle pazienti i risultati degli esami proprio per evitare preoccupazioni inutili a chi non...  »

Mutazioni MTHFR eterozigote e PAI 4g/4g omozigote: possono causare l’aborto?

24/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

L'interruzione spontanea di una gravidanza iniziale è quasi sempre dovuta a uno sbilanciamento cromosomico del feto e non a mutazioni che di fatto non impediscono in assoluto che una gestazione vada a buon fine, come dimostra il fatto che tantissime donne che ne sono interessate hanno figli.   »

Quinta settimana di gravidanza: non si vede l’embrione e si evidenzia un distacco

21/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professoressa Anna Maria Marconi

Non è mai opportuno voler fare la prima ecografia troppo precocemente perché anziché esserne tranquillizzate si rischia di peggiorare la propria ansia. In quinta settimana difficilmente si vedono l'embrione e il battito del cuoricino, in più non si può capire bene se davvero si è in presenza di un distacco...  »

Fai la tua domanda agli specialisti