Le posizioni più adatte per dormire
Dover rinunciare a dormire nella propria posizione preferita può essere faticoso all’inizio, finché la futura mamma non si sarà abituata a prendere sonno in un modo diverso. Due delle posizioni più comuni, infatti, quella sulla pancia e sulla schiena, sono sconsigliate nei nove mesi. Se però ci si sveglia di notte a pancia in giù, non c’è da allarmarsi: basterà girarsi nella posizione più indicata e cercare di riprendere il sonno interrotto. Vediamo quindi come dormire in modo corretto durante la gravidanza.
- A pancia in giù
Questa posizione in gravidanza è sconsigliata, perché si schiaccia con tutto il proprio peso l’addome. Inoltre, via via che il pancione si ingrossa e diventa più ingombrante, dormirci sopra sarebbe anche molto difficoltoso e scomodo.
- Sulla schiena
La posizione prona, cioè con la pancia in su, per quanto comoda, è comunque sconsigliata, perché fa ricadere tutto il peso dell’utero sulla schiena, comprimendo la vena cava inferiore (che riconduce al cuore il sangue che proviene dagli arti inferiori del corpo), ostacolando la circolazione.
- Sul fianco
La posizione ottimale per dormire è quella sul fianco sinistro, con la gamba sinistra distesa e quella destra piegata e appoggiata su un cuscino. Dormire sul fianco destro, invece, può risultare fastidioso, in quanto in questa posizione si può comprimere la vena cava inferiore (situata a destra della spina dorsale) e ostacolare leggermente la circolazione.
Si può evitare di allacciare la cintura di sicurezza
Falso. Quando si viaggia in macchina, è obbligatorio mettere la cintura di sicurezza anche se si ha il pancione: il suo utilizzo, infatti, è l’accorgimento migliore per ridurre i rischi in caso di incidente. È vero, infatti, che il feto è protetto da eventuali traumi dal liquido amniotico nel quale è immerso, ma in caso di un forte urto al pancione (come quello provocato da un impatto) può risentirne. L’indicazione quindi è di allacciarla sempre, tranne che in presenza di particolari condizioni, come una gravidanza gemellare, per cui il volume dell’addome risulta molto pronunciato, o alcune complicazioni che sconsigliano la pressione della fascia addominale. In questi casi si può evitare di allacciare la cintura, dietro rilascio di un certificato del ginecologo (da portare con sé quando si circola) che ne attesti la controindicazione.