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L’ aspirina in gravidanza aiuta a prevenire la gestosi, una della complicanze più gravi della gravidanza. A sostenerlo è uno studio del King’s College Hospital di Londra (Gran Bretagna) che ha dimostrato come a beneficiare del farmaco a base di acido acetilsalicilico a basse dosi non siano solo donne sane, come già altre indagini avevano dimostrato, ma anche quelle più a rischio di gestosi, cioè quelle sotto i 20 anni e sopra i 40, quelle al primo figlio o con una gravidanza gemellare, e coloro che soffrivano di ipertensione, diabete o malattie dei reni prima di restare incinte, chi ha sperimentato questa problematica in una gravidanza precedente e le donne che hanno precedenti in famiglia.
L’esperimento su 1.600 future mamme
Lo studio inglese ha coinvolto 1.620 donne predisposte alla malattia di Regno Unito, Spagna, Italia, Belgio, Grecia e Israele, divise in due gruppi: il primo è stato trattato con 150 mg di aspirina al giorno dall’11-14a settimana di gestazione fino alla 36a, mentre il secondo ha ricevuto un placebo. Nel gruppo sottoposto alla terapia con aspirina, i casi di preeclampsia sono stati 13 (1,6%), mentre nel gruppo di controllo 35 (4,3%). I ricercatori hanno così concluso che l’ aspirina in gravidanza aiuta a prevenire la gestosi.
Come varia la pressione arteriosa
Negli ultimi 3 mesi dell’attesa i livelli pressori cominciano a salire, tornando ai livelli precedenti alla gravidanza. Ma se la massima è pari o superiore a 140 mm/Hg o la minima supera i 90 mm/Hg per almeno 2 misurazioni a distanza di 4-6 ore una dall’altra, potrebbe trattarsi di ipertensione gestazionale. La gestosi si manifesta di solito dopo la 20a settimana di gestazione e persiste per circa 6 settimane dopo il parto. Quando è associata a proteinuria (presenza di proteine nelle urine), si parla di preeclampsia.
Serie conseguenze
La gestosi è considerata tra le più frequenti cause di mortalità materna e perinatale e può provocare distacco della placenta, insufficienza renale acuta, edema polmonare, emorragia cerebrale e convulsioni (si parla allora di eclampsia o sindrome Hellp, un acronimo inglese che indica le 3 componenti principali della malattia). È fondamentale, dunque, tenere sotto controllo questa condizione, con accorgimenti e farmaci, come l’ aspirina in gravidanza.