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Assumere acido folico in gravidanza riduce il rischio di autismo. È quanto ipotizza uno studio norvegese dell’ospedale universitario di Haukeland. Partendo dal presupposto che le mamme che assumono farmaci antiepilettici durante la gravidanza hanno maggiori probabilità di avere figli con disturbi dello spettro autistico, i ricercatori hanno incrociato i dati dei bambini esposti a questi farmaci in utero con quelli relativi all’assunzione di acido folico in gravidanza ed è emersa un’associazione inversa tra le concentrazioni di folato nel sangue materno e il grado di tratti autistici nei bimbi di 3 anni.
Più pericoli se la mamma soffre di epilessia
I figli nati da donne trattate con terapie antiepilettiche che non avevano preso acido folico durante la gestazione hanno mostrato più elevate probabilità di soffrire di autismo rispetto a quelli le cui madri avevano assunto questa vitamina. I rischi invece erano solo leggermente maggiori tra le donne senza epilessia che non assumevano acido folico durante la gestazione. Hanno dunque concluso che assumere acido folico in gravidanza riduce il rischio di autismo.
Gli altri benefici dell’acido folico
L’acido folico, o vitamina B9, concorre alla sintesi del Dna, delle proteine, alla formazione dell’emoglobina ed è importante per i tessuti che vanno incontro a processi di proliferazione e differenziazione, come i tessuti embrionali. È essenziale nella prevenzione di alcune malformazioni congenite, particolarmente di quelle a carico del tubo neurale, e forse anche di altri difetti e malformazioni congenite, come la labio-palatoschisi e alcuni difetti cardiaci congeniti.
Quanto ne serve
Come raccomandato dal Network italiano promozione acido folico per la prevenzione primaria di difetti congeniti, una donna in età fertile, che preveda o non escluda una gravidanza, dovrebbe assumere una quantità aggiuntiva di 0,4 mg al giorno, a partire almeno da un mese prima del concepimento fino al terzo mese di gravidanza. Una riduzione dell’assorbimento di acido folico e un conseguente aumento del fabbisogno possono derivare dall’assunzione di alcuni farmaci (barbiturici ed estroprogestinici), da un elevato consumo di alcol, dal diabete, dalla celiachia, da malattie da malassorbimento e da alcune varianti di geni coinvolti nel metabolismo dei folati.
Fonti / Bibliografia
- Association of Folic Acid Supplementation During Pregnancy With the Risk of Autistic Traits in Children Exposed to Antiepileptic Drugs In Utero - PMCThis population-based cohort and Norwegian biobank study examines the association of folic acid supplements and maternal folate concentration in pregnancy with the frequency and degree of autistic traits in children exposed to antiepileptic drugs in utero.Is ...