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I primi, lievissimi movimenti possono essere percepiti già dall’ottava settimana di gravidanza. Per calcetti e capriole, invece, bisogna aspettare ancora… All’inizio comunque saranno simili a fremiti, paragonati da molte mamme a un “battito d’ali”. In questa fase, peraltro, si tratta ancora di movimenti riflessi corrispondenti per lo più a “sobbalzi” dell’intero corpicino. Va inoltre considerato che le dimensioni del feto risultano in questo stadio ancora troppo contenute per consentire di percepirne i movimenti e che il liquido amniotico in cui il feto è immerso ha un effetto ammortizzatore che ne rende più difficile il riconoscimento.
Se è colpa di uno spavento
Può anche capitare di provare uno spavento e contemporaneamente avvertire un movimento improvviso e brusco del feto. Ciò è dovuto al fatto che uno stress inaspettato induce infatti l’organismo a produrre specifiche sostanze, quali l’adrenalina, che passando attraverso la placenta raggiungono il nascituro provocandone una specie di “sobbalzo”. Quando succede è bene cercare di recuperare la calma sedendosi in poltrona o sdraiandosi sul divano e respirando con regolarità per qualche minuto.
Se hai già avuto un bambino lo sentirai prima
A seconda che tu abbia già avuto o meno un bambino, l’epoca gestazionale in cui inizierai a sentire i movimenti del feto cambierà. In particolare: se sei una primipara (alla prima gravidanza), dovresti cominciare a percepirli verso la 20ª settimana, fase in cui il feto arriva a pesare mediamente 3 etti; se sei una pluripara (cioè hai altri figli) sarai probabilmente in grado di “riconoscerli” prima e, più precisamente, già dalla 18ª settimana proprio grazie alla tua maggiore esperienza. Le prime percezioni dei movimenti del nascituro vengono di solito descritte dalle future mamme come qualcosa di molto leggero e vago: un lieve fruscio o un battito d’ali (”sfarfallio”). Dopo la 25ª settimana, invece, si fanno più netti tanto da essere talora paragonati a veri e propri “colpi” (“il piccolo scalcia”). Di solito, inoltre, vengono percepiti più di frequente nelle ore notturne: nel corso del giorno, mentre la gestante si muove e cammina, è più difficile avvertirli se non prestandovi attenzione.
Utili per verificare il benessere del feto
Intorno alla 36ª settimana, quando si è ormai giunte quasi termine dell’attesa (fissato alla 40ª settimana), il controllo dei movimenti del feto costituisce un pratico metodo per verificare il benessere del nascituro: in linea di massima, se i movimenti sono vivaci e frequenti segnalano una buona condizione di salute mentre, se sono deboli e radi potrebbero associarsi a sofferenza fetale. Da casa è possibile fare un semplice test contando mentalmente i movimenti attivi del feto e annotando l’ora in cui si percepisce il decimo: indicativamente se non se ne percepiscono almeno 10 entro le 12 ore diurne (cominciando da quando ci si sveglia la mattina) è opportuno consultare il ginecologo per accertarsi che tutto stia procedendo in modo regolare.
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