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Il raffreddore è più frequente in gravidanza perché il sistema immunitario è più vulnerabile alle infezioni. A differenze di quanto accade in condizioni normali, però, nei nove mesi non potrebbe non essere esenti da rischi, perfino sul bebè. Secondo uno studio dell’Università di Monaco (Germania), che ha coinvolto 512 gestanti e i loro bambini, dalla nascita ai 5 anni di età, infatti, più alto è il numero di attacchi di raffreddore contratti in gravidanza, più aumenta il rischio di asma per il bebè. E a poco servono i farmaci antivirali, spesso controindicati nei nove mesi.
Al di la della familiarità
Gli allergologi hanno chiesto alle gestanti di prendere nota di raffreddori e altre infezioni virali avute durante l’attesa e hanno confrontato questi dati con l’incidenza di asma e allergie nei figli. Tenuto conto delle malattie allergiche di cui soffrivano i genitori, i ricercatori hanno concluso che il rischio di un bambino di ammalarsi di asma sale, al di la della familiarità, se la mamma ha contratto molte volte il raffreddore e altre infezioni virali in gravidanza.
Evitare i luoghi troppo affollati
Come possono difendersi le future mamme dai virus in circolazione? Nei periodi di epidemie stagionali, è bene evitare i luoghi affollati e gli sbalzi di temperatura. Lavaggi nasali con soluzioni fisiologiche possono aiutare: mantenere il naso libero consente a questo organo di svolgere la sua funzione di filtro dell’aria inspirata da impunità e virus, mentre il ristagno di muco facilita le infezioni.
Solo paracetamolo se sale la febbre
Se occhi rossi, febbre e starnuti sono già comparsi, è bene stare a riposo, bere molta acqua, tisane di erbe non zuccherate e spremute di agrumi, utilizzare un umidificatore nella stanza da letto. Per la febbre, se superiore a 38 gradi si può prendere del paracetamolo, mentre aspirina e ibuprofene sono sconsigliati in gravidanza.