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Una buona protezione solare è necessaria quando ci si espone al sole, soprattutto nei 9 mesi di attesa. Non è assolutamente vietato stare al sole col pancione dal momento che i raggi Uv hanno effetti benefici anche per le mamme in attesa. Quello che conta però è usare sempre la protezione solare in gravidanza che va scelta con un SPF molto alto in modo che la mamma non corra nessun rischio. Durante l’attesa, infatti, la cute diventa ancora più sensibile ed è importante quindi che non si trovi mai esposta al sole, neppure in maniera indiretta, senza un’adeguata protezione. Se usare un solare è basilare sempre, infatti, lo è a maggior ragione durante l’attesa quando si moltiplicano le attenzioni nei confronti di una cute che le fluttuazioni ormonali rendono particolarmente delicata e maggiormente esposta non solo ad arrossamenti, eritemi e scottature ma anche alla comparsa di macchie scure. I solari sono quindi i migliori alleati di un’estate serena per le future mamme a patto che vengano usati nel modo corretto e che si adottino alcune precauzioni per tutelarsi da ogni possibile rischio.
Si può prendere il sole in gravidanza?
Anche durante l’attesa la sensazione del sole sulla pelle può essere molto piacevole. L’esposizione ai raggi stimola infatti la produzione di endorfine e serotonina, i cosiddetti “ormoni della felicità” che regalano buonumore e benessere. Non va dimenticato poi che i raggi favoriscono la produzione della vitamina D, indispensabile al metabolismo osseo ma anche al benessere cutaneo. Inoltre, il sole può aiutare a migliorare numerose patologie cutanee come la psoriasi o il lichen. «È tutto vero, ma se non si conoscono e non si temono le sue azioni nocive, il sole purtroppo può diventare un nemico a causa delle gravi conseguenze sulla pelle, prime fra tutti l’insorgenza dei tumori cutanei, sia quelli definiti NMSC (Non Melanoma Skin Cancer), sia il melanoma stesso» spiega il professor Leonardo Celleno, dermatologo e presidente Aideco, Associazione italiana dermatologia e cosmetologia. «Senza dimenticare che un’esposizione eccessiva e non protetta può provocare arrossamenti, eritemi, scottature oltre ad essere la principale causa dell’invecchiamento precoce della cute: il foto-invecchiamento». Se la protezione solare è preziosa sempre, lo è ancora di più in gravidanza per un’altra ragione. «Durante l’attesa la pelle, a seguito delle sollecitazioni ormonali, risulta più sensibile e quindi maggiormente soggetta all’azione degli agenti esterni» precisa l’esperto. «L’esposizione senza protezione solare in gravidanza, anche se avviene in modo indiretto, come ad esempio quando si cammina in città, ci si siede al parco o si fa una passeggiata in campagna, può provocare con maggior facilità eritemi, arrossamenti e scottature. Non si deve dimenticare poi che nel corso dei nove mesi, gli ormoni gravidici, in particolare gli estrogeni, sollecitano la produzione della melanina, il pigmento che tende ad accumularsi nei punti più esposti come il viso e il décolleté determinando la tipica colorazione a chiazze, conosciuta come melasma o cloasma gravidico, che tende a comparire nelle zone mediane del volto (fronte, naso, mento e parte labiale)» spiega il professor Celleno. Nel caso di macchie già presenti, poi, l’esposizione ai raggi Uv stimola ulteriormente la melanina con il risultato di renderle ancora più evidenti. Nel terzo trimestre poi, il pancione ormai voluminoso può ostacolare la circolazione e favorire una condizione di pesantezza e gonfiore alle gambe, accentuata dal calore durante l’esposizione: anche in questo caso il consiglio resta quello di stare al sole nelle ore meno calde, senza mai sedersi sulla sabbia, sugli scogli o su altre superfici che trattengono il calore, bagnando di frequente le gambe con acqua fredda.
I rischi per il feto
Attenzione per altro che lo stare al sole non è solo sinonimo di rossori e scottature; va tenuto presente, infatti, che il calore dei raggi provoca disidratazione, affaticamento fino al vero e proprio colpo di calore: nel primo trimestre questi episodi possono essere più frequenti e interferire con lo sviluppo del feto. Ecco perché in questa fase il consiglio è quello di stare al sole, sempre con la protezione solare, con estrema cautela quindi solo nelle ore meno calde della giornata, al mattino e al tramonto, e mai per un tempo eccessivamente lungo. Attenzione poi a bere mentre si è sotto il sole e ad ascoltare attentamente i segnali del corpo: appena si percepisce una sensazione di discomfort o di malessere è bene mettersi subito all’ombra. Questo a tutela di se stesse ma anche del nascituro. D’altro canto, occorre sempre ricordare che l’esposizione al sole, se avviene in maniera corretta, apporta benefici anche al nascituro dal momento che favorisce la produzione di vitamina D, indispensabile per mantenere salde le ossa ma anche per favorire il corretto sviluppo del feto.
Quale protezione solare scegliere
Le creme solari proteggono la pelle dai possibili rischi dell’esposizione solare, sia quelli immediati come eritemi e scottature, sia quelli a lungo termine come le macchie, le rughe e altri problemi molto seri come i tumori cutanei. «La scelta del solare deve essere particolarmente attenta perché si possa attuare una protezione solare su misura che rispetti le esigenze di ogni tipo di pelle, dettate dalle sue problematiche ma anche della condizione in cui ci si trova, come ad esempio la gravidanza» spiega il professor Celleno. Un solare, infatti non vale l’altro. A differenziare i prodotti è innanzitutto l’indice protettivo, il cosiddetto SPF che indica la capacità schermante del solare. Per la protezione solare in gravidanza è bene scegliere solari che abbiano un SPF alto, dal 30 al 50+, verificando in più che si tratti di formule messe a punto in maniera specifica per le pelli sensibili, senza alcool e profumo, così da scongiurare qualsiasi rischio di reazione irritativa o allergica. «Fondamentale poi controllare che, per una sicura protezione solare in gravidanza, i solari offrano una protezione fotostabile, resistente cioè alla luce e al calore, su tutto lo spettro solare, UVb, Uva, infrarossi e luce blu, ritenuta ad oggi una delle maggiori responsabili dell’invecchiamento della cute» commenta il dermatologo.
Creme solari SPF 50 e 50+
Sono gli scudi più potenti contro le radiazioni Uva e Uvb, scelta ideale per le mamme in attesa dalla pelle chiara che al sole si arrossa ma non si abbronza, molto sensibile o reattiva. Per un’efficace protezione solare in gravidanza si possono scegliere in versione crema come nel caso della Crema Solare con estratto di papavero della California della linea Sole e Aria Aperta de L’Erbolario che offre massima protezione a viso e corpo, anche nel caso di pelli molto sensibili come quelle delle future mamme.
Il Latte Spray Corpo Dermoprotettivo SPF 50+ di Carovit è molto pratico da usare ma attenzione a vaporizzarlo sempre con generosità così da essere sicure che la pelle sia perfettamente schermata dai raggi: per la sua formula ultradelicata è la soluzione ideale per la protezione di tutta la famiglia, delle mamme in attesa ma anche dei bambini.
Uno stick solare è sempre comodo e pratico da portare con sé per metterlo e rimetterlo di frequente sulle zone che tendono a scottarsi facilmente come il naso oppure sui nei e sulle macchie scure già comparse.
Il tutto senza sporcarsi le mani: Invisibile Stick di ISDIN è trasparente sulla pelle e arricchito con sostanze idratanti e addolcenti. Per scongiurare il pericolo di macchie scure, oltre che di irritazioni, scottature e rughe, si possono proteggere viso e décolleté con la Crema Solare Viso Sof 50+ di Lovrén: leggera e setosa, oltre ai filtri Uva e Uvb contiene potenti antiossidanti, L-canosine e vitamina E per un’azione protettiva e anti-macchia completa e sicura.
Le future mamme che tendono ad avere una pelle mista o grassa hanno bisogno invece per il viso di una protezione su misura, non untuosa e con un effetto opacizzante: Oily Skin Defense Even Tone Sunscreen Drops SPF 50+ di Miamo aiuta a ridurre le imperfezioni e la visibilità dei pori.
La protezione solare in gravidanza richiede ancora più attenzione nel caso di pelli che soffrono di couperose, inestetismo che può peggiorare sia sotto l’effetto degli ormoni sia per l’esposizione agli Uv. La Crema 3 in 1 Anti-rossore Miracle Formula SPF 50 di Rosalique, perfetta anche prima del trucco, agisce con sostanze antinfiammatorie e lenitive per dare comfort alla pelle.
Per le future mamme che desiderano invece una protezione solare ideale per ogni giornata impegnativa, proponiamo Il Super Protettivo di Fit.Fe By Fede. Un prodotto “on the go” stick ricco di vitamina E antiossidante e olio di argan emolliente, disponibile sul sito di Douglas.it.
Creme solari SPF 30
Offrono un buon grado di protezione solare in gravidanza ma sono comunque indicate per le future mamme che hanno una pelle scura che in genere non si scotta e che si abbronza facilmente. Possono funzionare anche quando si sta al sole nelle primissime ore del mattino o verso sera e sulle parti meno delicate come le gambe e le braccia. Si possono scegliere nella pratica versione spray come quella proposta da Lafarmacia.: lo Spray Solare Invisibile SPF 30 permette di raggiungere facilmente tutti i punti del corpo anche con il pancione e protegge anche i capelli che, al pari della pelle, vengono stressati dall’esposizione solare.
Si può usare invece sia per il viso che per il corpo il Latte Solare Spray SPF 30 di Biofficina Toscana arricchito con estratti di elicriso e verbasco bio per un’azione lenitiva, emolliente e riparatrice.
La Lozione Solare Sensitive SPF 30 Lavera sceglie filtri fisici come l’ossido di zinco che riflettendo i raggi creano una barriera naturale contro i danni del sole: proteggono con efficacia e insieme con delicatezza anche le pelli più sensibili.
SVR Sun Secure Eau Solaire SPF 30, oltre ad essere leggerissima e invisibile sulla pelle, è anche biodegradabile per rispettare l’ambiente marino.
Prodotti doposole
Al tramonto l’uso di un doposole è una risorsa preziosa per la pelle che, sia pur ben protetta durante il giorno, ha necessità la sera di essere riconfortata e rigenerata. «E’ essenziale dopo una giornata all’aperto per ripristinare quanto più possibile l’idratazione e la fisiologia cutanea comunque compromesse nonostante la protezione» commenta il dermatologo. Un doposole agisce in questa direzione attenuando le sensazioni di calore e di rossore grazie a sostanze lenitive e rinfrescanti, come il bisabololo ricavato dalla camomilla, l’acido glicirretico dalla liquirizia, la calendula, l’aloe e la malva, principi attivi idratanti e restitutivi come il pantenolo, l’allantoina, gli oli e i burri vegetali nutrienti più vitamine e antiossidanti che arginano i danni dei radicali liberi mettendo un freno al processo di invecchiamento. «Una detersione molto delicata seguita dall’applicazione di un fluido idratante, lenitivo e decongestionante sono i gesti serali per il benessere della pelle» conclude il professor Celleno. FRESH Aftersun & tan booster di Ringana è a base di estratto di alga Porphyridium cruentum più eritrulosio naturale per esaltare l’abbronzatura.
Contiene estratto di propoli, potente antiossidante insieme con estratti di aloe e fico reidratanti e rigeneranti, Sun Safe After Sun Cool & Sooth Face & Body Gel-Cream, formula rinfrescante in crema-gel per viso e corpo della linea Bee Sun Safe di Apivita, disponibile anche in un pratico formato travel.
Sempre preziosa poi da avere con sé l’Acqua Termale di Uriage, idratante, addolcente e rinfrescante, che si può spruzzare sia sul viso che sul corpo in qualunque momento della giornata, anche in città, sopra il trucco.
Regole da seguire per esposizione al sole in gravidanza
Oltre ad usare sempre uno schermo Uv, per un’adeguata protezione solare in gravidanza è importante seguire sempre alcune regole che aiutano a prendere il sole in totale sicurezza.
- Le ore ideali per l’esposizione sono quelle del mattino e del tardo pomeriggio mentre è tassativamente da evitare la fascia oraria dalle 11 alle 16, ad alto rischio di scottature e colpi di calore.
- Attenzione sotto l’ombrellone: i raggi filtrano comunque e possono scottare e fare danni. Lo stesso succede quando il cielo è nuvoloso perché le radiazioni sono in grado di penetrare attraverso la cortina delle nubi.
- Il solare non va usato solo al mare ma in tutte le situazioni in cui ci si espone ai raggi, in montagna, in piscina, in campagna, anche in città se si sta al parco o sedute al tavolino di un bar. Non a caso esistono solari “urbani” che proteggono non solo dal sole ma anche dallo smog. Alcuni come Skinactive Vitamina C Fluido Anti-macchie Anti-Uv Quotidiano SPF 50+ Glow di Garnier hanno anche una leggera colorazione che consente di uniformare e illuminare l’incarnato proteggendolo al tempo stesso.
- Per un’efficace protezione il solare va messo in dose generosa, senza massaggiarlo troppo, su tutte le zone esposte, anche su punti generalmente trascurati come le orecchie, il dorso dei piedi, le ginocchia, la zona appena sotto il costume dove il tessuto spostandosi può lasciare scoperta e vulnerabile un’area di pelle che per quanto piccola è soggetta a scottature.
- Il solare va rimesso ogni due ore e sempre dopo un bagno in mare o una doccia: anche se si tratta di una formula water-resistant l’efficacia filtrante diminuisce per via del contatto con l’acqua, soprattutto se prolungato.
- Per evitare pericolosi colpi di calore meglio indossare sempre un cappello, in stoffa leggera e traspirante, e bagnare di frequente la fronte, le tempie, il collo, le braccia e i piedi.
- I solari si dovrebbero tenere in un luogo fresco e scuro, mai sotto il sole diretto. E quelli dello scorso anno? Se sono stati aperti o conservati al caldo vanno buttati perché non offrono più la giusta protezione.