Più mamme over 35 e obese, cala solo il fumo

Roberta Camisasca A cura di Roberta Camisasca Pubblicato il 05/02/2019 Aggiornato il 05/02/2019

In Europa aumentano le mamme over 35 e obese. Due fattori che influiscono negativamente sulla gravidanza. Buone notizie, invece, sul fronte fumo

Più mamme over 35 e obese, cala solo il fumo

Aumenta del 16% in 5 anni in Europa il numero di mamme  over 35 e obese, ma diminuiscono del 13% le fumatrici. A fare il punto su alcuni fattori che mettono a rischio la salute della gestante e del nascituro è il quarto rapporto europeo sulla salute perinatale pubblicato da Euro Peristat, che compara i dati 2015 con quelli del 2010.

Mamme sempre più over

La percentuale di mamme over 35 in Europa è stata del 20,8%: percentuali inferiori al 15% sono state registrate in Bulgaria, Romania e Polonia. L’Italia con il 36,3% si pone al secondo posto in classifica dopo la Spagna. Anche il sovrappeso è in aumento soprattutto in Francia, Germania, Gran Bretagna, Finlandia, con una prevalenza di obesità prima della gravidanza del 13,2%. L’obesità materna costituisce un serio problema che si associa d esiti avversi sia materni sia perinatali: aumenta i tassi di aborto e le complicanze ostetriche e neonatali. La programmazione fetale della funzione metabolica indotta dall’obesità può anche avere effetto intergenerazionale, tramandando l’obesità nella generazione successiva.

Meno fumatrici

Ma ci sono anche buone notizie: sia tra le mamme over 35 sia tra le più giovani, grazie alle campagne di sensibilizzazione di questi anni, la percentuale di donne che fumano in gravidanza nel 2015 risulta del 13% inferiore rispetto al 2010. Diminuiscono, anche se con molte differenze tra i vari Stati, sia il tasso di natimortalità (bimbi nati morti dopo 28 settimane di gestazione) sia quello di mortalità neonatale (morti prima del 28° giorno di vita), rispettivamente -5% e -10%. I numeri in Italia risultano stabili e nella media, ovvero pari a 2,4 e 2,2 decessi per 1000 nati vivi.

Parti sicuri

Quanto alla mortalità materna (entro 42 giorni dal parto), il report conferma i dati dell’Istituto superiore di sanità, secondo i quali nel nostro Paese è un evento ben sorvegliato e molto raro che riguarda quasi 10 donne ogni 100mila nati vivi. Fino agli anni 2006-2012 vi era una sottostima dei casi superiore al 60%.

 
 
 

Da sapere!

Il fumo esercita diversi effetti negativi sulle ovaie e gli ovuli. Secondo il ministero della Salute è causa del 13% dei casi di infertilità femminile.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola le settimane di gravidanza

Calcola la data presunta del parto

Calcola il peso del feto

Calcola la lunghezza del feto

Scegli il nome del tuo bambino

Controlla i valori Beta HCG

Le domande della settimana

L’influenza è pericolosa in gravidanza? Meglio fare il vaccino?

13/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Il vaccino antinfluenzale è fortemente raccomandato alle donne che aspettano un bambino, perché contrarre l'influenza in gravidanza può esporre a gravi rischi.   »

Incinta subito dopo un aborto spontaneo, ma l’embrione ha il battito lento

13/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Il fatto di rimanere incinta subito dopo aver subito un'interruzione spontanea della gravidanza esprime un'ottima fertilità di coppia, tuttavia non garantisce che tutto vada a buon fine.   »

Bimba di tre anni con otiti ricorrenti: perché?

06/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

A volte è la particolare conformazione delle tube di Eustachio (i tubicini che collegano l'orecchio al naso) a favorire la ricorrenza delle otiti, tuttavia con la crescita tutto si risolve.   »

Benzodiazepine assunte per dormire nella 30ma settimana di gravidanza

06/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Le benzodiazepine sarebbero proprio da evitare in gravidanza in quanto tendono a dare dipendenza farmacologica e crisi di astinenza sia alla mamma che al nascituro. Esiste a un farmaco migliore che agisce sullo stesso recettore delle benzodiazepine (quindi in modo analogo a Lorazepam) senza però dare...  »

Fai la tua domanda agli specialisti