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Un bambino su 25 negli Stati Uniti viene fatto nascere troppo presto, prima delle classiche 40 settimane di gestazione e, nella maggior parte dei casi, non c’è un serio motivo di salute alla base della scelta di effettuare un parto prematuro con un taglio cesareo elettivo o un travaglio indotto elettivo. Nessuna patologia in corso nel neonato o nella gestante, ma piuttosto la necessità di programmare il parto per esigenze dei medici o della futura mamma. Lo ha reso noto un grande studio condotto su milioni di nascite all’interno degli Stati Uniti relative a un periodo di oltre 15 anni.
Sbagliato abusarne
La ricerca, che è stata pubblicata sulla rivista “Medical Care”, è stata condotta dal team di scienziati del Children’s Hospital di Philadelphia. Gli esperti, infatti, raccomandano di non abusare dei parti prematuri, soprattutto se avvengono senza adeguate motivazioni mediche, perché è dimostrato dalle statistiche che i bambini nati in anticipo hanno una salute più fragile rispetto a quelli nati a termine.
Molti rischi e conseguenze
“Un numero crescente di ricerche suggerisce che per i bambini nati prima di 40 settimane di gestazione c’è una salute peggiore rispetto a quella dei bambini nati per tempo” ha dichiarato Scott A. Lorch uno dei ricercatori che hanno messo a punto lo studio. “Purtroppo, molti di questi parti prematuri non hanno una logica medica che li supporti. Nello studio – continua l’esperto – abbiamo appunto analizzato il numero di questi bambini nati troppo presto e senza una precisa indicazione medica”.