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Lo afferma una revisione degli studi precedenti sul tema pubblicata dalla Cochrane Library. La pratica di limitare cibo e liquidi durante il travaglio, spiegano gli autori, derivava principalmente da uno studio del 1940 secondo cui quando si è sotto anestesia c’è la possibilità che il cibo finisca nei polmoni. Ora, però, questa motivazione è venuta meno perché il parto cesareo non viene più eseguito in anestesia generale, bensì con l’epidurale o la spinale. A conferma di ciò, la meta-analisi ha incluso cinque studi per un totale di 3.130 donne ed è stato misurato anche lo stato di salute dei bimbi appena nati. La conclusione è stata univoca: non c’è nessun vantaggio nel limitare l’assunzione di cibi e bevande durante il travaglio.
L’alimentazione in gravidanza
Per tutti i nove mesi è importante che la futura mamma si alimenti correttamente per far crescere il piccolo in modo sano. Secondo i consigli degli esperti di “Farmaco e cura”, una dieta sana e bilanciata comprende: proteine (carni, pollame, pesce, legumi), carboidrati (cereali, pane, pasta, riso), latte e derivati (formaggi), frutta, verdura.
Attenzione ai cibi a rischio
Alcuni alimenti andrebbero evitati in gravidanza perché possono presentare dei rischi. È il caso, per esempio, di molluschi e crostacei, degli affettati come il prosciutto crudo, di alcuni formaggi e deii germogli di soia crudi). In caso di dubbio è sempre bene chiedere il parere del ginecologo.