È una notizia che probabilmente a molte donne non piacerà, ma pare proprio che oggi il parto naturale sia diventato più lungo e laborioso rispetto a quanto fosse negli anni Sessanta. I tempi del travaglio, infatti, sono aumentati di ben 2,6 ore per le primipare e di almeno 2 ore per le mamme che stanno per avere il loro secondo o terzo bambino. E ciò nonostante oggi le donne possano godere di migliori condizioni di assistenza e usufruire di tecniche impensabili in passato (basta pensare al parto in acqua e all’analgesia epidurale…).
Lo hanno rilevato e reso noto i ricercatori statunitensi del National Institutes of Health, provenienti da diverse cliniche universitarie del Paese, confrontando i dati relativi a 40mila parti avvenuti a cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta e 98mila nascite nell’ultimo decennio. I tempi della durata totale del travaglio, che a fine anni Cinquanta negli Stati Uniti erano di 4 ore, oggi sarebbero di 6,5 ore. Senza, comunque, dimenticare che ogni travaglio è diverso e che spesso quelli delle primipare raggiungono anche le 12 o 14 ore.
Si ipotizza un insieme di cause
Gli autori della ricerca (che è americana, ma i cui esiti sarebbero sicuramente molto simili se fosse stata condotta in Europa), pubblicata di recente sulla rivista Journal of Obstetrics and Gynecology, non hanno individuato una causa specifica, ma piuttosto evidenziato una serie di concause:
– l’età media del primo parto, che si è alzata da 24 a 27 anni;
– il maggior numero, rispetto a 60 anni fa, di donne in attesa con qualche chilo in più;
– il ricorso sempre più frequente all’anestesia epidurale, che allunga anche se leggermente i tempi del travaglio, e insieme il minor uso del forcipe;
– la generale maggiore informazione sui dettagli dei singoli momenti del travaglio, che crea ansia nelle donne in procinto di partorire;
– il passaggio in sala travaglio della donna che viene fatta camminare meno e tenuta sdraiata, mentre si monitorano livelli e contrazioni.