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Attualmente, identificare con precisione le donne a rischio di parto prematuro poche ore prima dell’effettiva nascita non è particolarmente semplice. Ma in futuro le cose potrebbero cambiare. È stato messo a punto, infatti, un test del sangue materno che sembra utile per capire se manca poco tempo all’ora X. Questo perlomeno è quanto emerge da un recente studio condotto da un team di ricercatori canadesi, del Research Institute del Mount Sinai Hospital di Toronto, pubblicato sulla rivista Plos One.
Le caratteristiche da ricercare
Gli autori, per prima cosa, hanno realizzato un nuovo test non invasivo per l’identificazione delle donne che presentano una probabilità elevata di parto prematuro. Consiste in un semplice prelievo del sangue e in una specifica analisi di laboratorio, che ricerca di sei geni e particolari caratteristiche del plasma. In un secondo momento, gli scienziati hanno provato l’efficacia del test su un gruppo di gestanti ricoverate in ospedale perché presentavano i segni che caratterizzano l’inizio del travaglio.
Più sicurezza in vista della nascita
I risultati hanno dimostrato che con il nuovo test è possibile capire quali donne rischiano un parto prematuro imminente nel giro di 48 ore dal ricovero. Secondo gli studiosi, si tratta di un grande vantaggio. Infatti, sapere in anticipo quali sono le gestanti che presentano una probabilità elevata di dare alla luce il proprio bebè in anticipo permette ai medici di tenerle in osservazione e seguirle con maggiore accuratezza. Le altre, invece, possono essere dimesse. Si calcola che solo 5 gestanti su 10 a rischio di parto prematuro ricoverate con i sintomi di un inizio di travaglio partoriscano effettivamente nei 10 giorni successivi al ricovero.