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Vostro figlio ha difficoltà con i calcoli e i numeri? Se è nato in anticipo rispetto alla fine della gravidanza, all’origine potrebbe esserci una causa biologica. Sembra, infatti, che il parto prematuro si associ a una mancanza di abilità matematiche. Questa perlomeno è la conclusione cui è giunto un recente studio condotto da un team di ricercatori del Regno Unito e della Germania, rispettivamente dell’Università di Warwick e della Ruhr-Universität Bochum, pubblicato sul Journal of Pediatrics.
Sotto esami i bimbi tra 7 e 9 anni
La ricerca ha coinvolto 922 bambini di età compresa fra i sette e i nove anni. Tutti sono stati invitati a svolgere una serie di esercizi di matematica, che richiedevano abilità logiche e di calcolo. Inoltre, gli autori hanno chiesto ai genitori di rispondere a delle domande sulla gravidanza e il parto. Lo scopo era capire se il parto prematuro potesse influire in qualche modo sulle capacità matematiche in età scolare.
Che cosa è emerso
Dall’analisi dei risultati è emerso che effettivamente il parto prematuro si associava a maggiori difficoltà in matematica. Fra tutti i bambini analizzati, i meno portati per le materie scientifiche erano proprio quelli nati prima delle 32 settimane di gestazione. Il 39,4% di loro, infatti, aveva problemi con i calcoli, contro il 14,9% degli scolari nati a termine. Fra gli studenti venuti alla luce in anticipo, a sperimentare le maggiori difficoltà erano quelli che alla nascita erano troppo piccoli per l’età gestazionale di riferimento. Infatti, presentavano una maggiore probabilità di sviluppare discalculia, ossia una malattia caratterizzata da mancanza di abilità matematiche e di calcolo. Negli altri, comunque, si è registrato un forte rischio di non sviluppare completamente le capacità analitiche e di calcolo.