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Ospedale, casa o clinica privata? Quando si avvicina il momento del parto, è necessario individuare la struttura in cui dare alla luce il bebè. Secondo le statistiche il 92% delle donne sceglie le strutture ospedaliere più grandi, l’1% partorisce in casa e il restante 7% preferisce farsi seguire, durante travaglio e parto, in una clinica privata. Quest’ultima, in effetti, offre una serie di vantaggi.
Maggiore privacy e tranquillità
Innanzitutto, in genere, la clinica privata è una struttura sanitaria di dimensioni più contenute e con un numero di assistiti più ridotto rispetto all’ospedale. La futura mamma, in un contesto così raccolto e intimo, può sentirsi particolarmente rilassata e a suo agio durante il travaglio e il parto. Inoltre, di solito, ha a disposizione una camera tutta per sé o, al massimo, da condividere con un’altra donna, e il bagno di pertinenza. Di conseguenza, potrebbe sentirsi più tranquilla e meno esposta allo stress del via vai tipico delle corsie ospedaliere.
Il ginecologo di fiducia
A orientare le future mamme verso la clinica privata spesso è anche la presenza del ginecologo o dell’ostetrica di fiducia. Infatti, solitamente, in queste strutture si può richiedere di essere accompagnate per tutto il travaglio e il parto dal proprio ginecologo e dalla propria ostetrica. Essere assistite durante questi momenti fondamentali dagli stessi professionisti che hanno seguito tutta la gravidanza può far sentire la donna più sicura.
Più “coccolata” e assecondata
Gli aspetti positivi della clinica privata non si limitano al parto. Anche dopo che il bebè è venuto alla luce, in queste strutture, grazie al servizio a pagamento e alle dimensioni più contenute, la mamma si sente seguita e “coccolata” con più attenzione. In particolare, sembra esserci una maggiore predisposizione ad assecondare le richieste e le preferenze della donna, ovviamente quando le condizioni lo consentono.