Parto: gli esercizi per le gambe da fare in acqua

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 23/07/2013 Aggiornato il 23/07/2013

Per combattere i fastidi della gravidanza e arrivare preparate al momento del parto, si possono effettuare semplici esercizi per le gambe in acqua

Parto: gli esercizi per le gambe da fare in acqua

Perché non approfittare della bella stagione per allenarsi in acqua? Facendo alcuni semplici esercizi per le gambe si possono ottenere tanti benefici diversi in vista del parto. Innanzitutto, si riescono a combattere alcuni fastidi tipici della fase finale della gravidanza, come pesantezza agli arti inferiori, cellulite e ritenzione idrica. In secondo luogo, si stimola il corretto posizionamento del bebè nell’utero della mamma e ci si prepara al meglio in vista del travaglio e del parto.

Tanti benefici

In acqua, il peso del corpo si riduce ed è più facile spostarsi senza mettere a rischio le articolazioni e senza sovraccaricare troppo la schiena. Anche la futura mamma, in piscina e al mare, riesce quindi a muoversi abbastanza agevolmente nonostante il pancione e può fare specifici esercizi per le gambe, molto benefici, in vista del parto.

Per allenare il perineo

Ecco un movimento che alleggerisce le gambe, favorisce la discesa del piccolo e allena il pavimento pelvico. Mettersi a cavallo su un tubo galleggiante. Quindi, stando in posizione abbastanza verticale, spostarsi muovendo le gambe e le braccia come per nuotare a rana. Durante l’esercizio, contrarre e rilassare più volte la muscolatura del perineo.

Così si “impara” a respirare

Vediamo altri due utili esercizi per le gambe da fare in acqua in vista del parto. Il primo consiste nel mettersi a pancia in su, posizionando due tubi sotto le ascelle o dietro al collo. Quindi, sbattere i piedi come se si nuotasse a dorso, per rafforzare tutta la muscolatura della parte inferiore del corpo. Il secondo allena la respirazione, fondamentale durante il travaglio e il parto. In pratica, bisogna nuotare lentamente, muovendo solo le gambe. Le braccia sono stese in avanti appoggiate al tubo o a una tavoletta. Le gambe si muovono a rana o a stile. Mentre si nuota, fare profonde inspirazioni e brevi tratti sott’acqua. Poi riprendere fiato e immergersi nuovamente.

Stretching prima e dopo

Prima e dopo gli esercizi per le gambe è utile seguire un po’ di stretching, sempre in acqua. Per esempio, con l’acqua che arriva all’altezza della vita, si può portare una gamba in avanti e piegarsi leggermente sulle ginocchia. Oppure si può alzare lateralmente una gamba e poi l’altra.

In breve

SÌ ANCHE ALLE CAMMINATE

Anche solo camminare in piscina o al mare, con l’acqua che arriva all’altezza della coscia, è molto positivo. Infatti, stimola la circolazione, allevia i dolori e regala una profonda sensazione di benessere e rilassamento, utile in vista del parto.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola le settimane di gravidanza

Calcola la data presunta del parto

Calcola il peso del feto

Calcola la lunghezza del feto

Scegli il nome del tuo bambino

Controlla i valori Beta HCG

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Ansia e attacchi di panico verso il termine della gravidanza (gemellare)

02/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Gli eventuali disturbi della sfera psichica come depressione, disturbo d'ansia, attacchi di panico richiedono cure mirate anche in gravidanza. Spetta al ginecologo in accordo con lo psichiatra prescrivere la terapia più idonea, tenendo conto che le benzodiazepine non sono consigliabili dal secondo trimestre...  »

Collo dell’utero in gravidanza e variazioni della sua lunghezza

02/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Durante la gravidanza il collo dell'utero di norma ha una lunghezza compresa tra 33 e 40 millimetri: è motivo di allarme un raccorciamento dai 25 millimetri in giù.   »

Gravidanza indietro di una settimana secondo l’ecografia: è brutto segno?

26/08/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

La ridatazione ecografica della gravidanza è un'eventualità che di per sé non segnala che qualcosa non va. Spetta comunque al ginecologo che effettua l'ecografia fornire tutte le informazioni del caso.   »

Fai la tua domanda agli specialisti