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Non sempre è il medico a decidere di procedere con un
parto cesareo
, a causa delle condizioni mediche di mamma e bebè. Talvolta, è la donna a volerlo. Ecco per quali ragioni. Innanzitutto, per alcune mamme, il parto cesareo è sinonimo di sicurezza. Ai loro occhi, infatti, un intervento chirurgico programmato nasconde meno insidie rispetto a un evento imprevedibile, come è il parto naturale. In realtà, è vero il contrario.
Sottovalutati i rischi
Il parto cesareo, infatti, in quanto operazione chirurgica, può comportare alcuni pericoli. Si calcola che i rischi immediati e successivi siano circa tre volte (2,8) superiori a quelli di un parto vaginale sia per la mamma sia per il bebè.
Sembra una “scorciatoia”
Spesso le donne optano per la via chirurgica perché hanno paura del dolore del travaglio e del parto in sé. Quindi, piuttosto che affrontare un percorso sconosciuto, ma sicuramente faticoso e impegnativo, preferiscono affidarsi a un metodo che all’apparenza sembra più “facile”. Invece, non è così. Infatti, la ripresa dopo un cesareo è molto più lenta e lunga rispetto a quella di un parto naturale. Tutta colpa dell’anestesia, dell’incisione e della ferita. Talvolta, infine, la paura del parto deriva da una precedente esperienza traumatica. Se la donna ha già altri figli e ha avuto parti naturali difficili o complicati, può provare un vero e proprio terrore davanti alla prospettiva di un nuovo travaglio. Per questo, può chiedere al ginecologo di far nascere il nuovo piccolo per via chirurgica.
Programmato in anticipo
Infine, agli occhi di alcune donne il parto cesareo è più comodo. In effetti, a differenza di quello per via vaginale, può essere programmato in anticipo. Questo permette di organizzare al meglio le proprie attività. Si tratta di un vantaggio per le mamme molto impegnate, con una professione di responsabilità.